Simona Impellizzeri -Galatea

A conclusione di una sua mostra
Simona ci propone questa sua nuova opera. Diversa dalla precedente, ma con un contenuto non dissimile, la tutela della nostra terra, dei nostri mari e fiumi anche se rivissutii in chiave mitologica.

Maria Catalano Fiore

Omaggiando la sua Sicilia, i suoi monti, fiumi e mari e citando la Ninfa, Simona Impellizzeri, ha dipinto qualcosa che, quale storica, mi ha colpito molto. Il mito di Galatea! Mito celebrato da Raffaello Sanzio a Salvator Dalì nel 1952.

Ovidio , Metamorfosi XIII 750-897 . Ovidio racconta il dramma di Galatea che alla vista del suo amor morente, scoppia in un pianto senza fine che desta la compassione degli Dei che trasformarono, il sangue del morente Aci in un bellissimo fiume che scende dall’Etna. In onore di Aci, ben nove centri della Sicilia riportano il suo nome, Acicastello, Acitrezza ecc…

Simona Impellizzeri ha volutamente fotografato la sua opera ad Acireale ,davanti alla sede della mostra, che si è tenuta li dal 17 luglio, per un preciso significato. Onore ad Aci… Opera GALATEA , olio su tela 50×70

Ma chi era Galatea? Una Ninfa del mare, bellissima, dalla pelle Bianca come spuma marina. Galatea amava un bel giovinetto siculo di nome Aci. I due si amavano molto, anche se Galatea era stata promessa a Polifemo, piuttosto orrendo, con un occhio solo, stupido e rozzo. Polifemo un giorno li scoprì nella grotta, alle pendici dell‘Etna, che usavano per i loro incontri e lanciò contro il povero Aci un masso che lo uccise.

Simona Impellizzeri vede questo dramma come la dimostrazione che la vera felicità non esiste. Dalle sue testuali parole “Il significato della mia opera è volto ad una situazione piuttosto complessa: la consapevolezza di poter trovare una felicità stabile. La felicità non è un’utopia, ma viene spesso e in ogni modo aggredita da tutto ciò che circonda la nostra vita”.

La tela, di Simona Impellizzeri, ha una resa drammatica, enfatizzata dalla presenza della sagoma di una balena bianca, anche lei disperata per la perdita del suo habitat e dei suoi simili. Ma mentre per Galatea gli Dei provvederanno non solo a rendere immortale il suo amato, ma anche a ricongiungerla con Polifemo, con il quale generò il figlio Galato, ma anche Celto ed Illirio; eponimi dei popoli Galati, Celti ed Illirici, mentre noi come saniamo la situazione dei nostri fiumi, terre e mari? Continuando ad inquinarli e defraudarli, e non abbiamo Dei che corrono in nostro aiuto. La felicità di un intero pianeta è molto precaria, sopratutto se ci soffermiamo sugli ultimi episodi endemici di Pandemia.

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