Solitudine
In copertina di Giorgio De Chirico “Ettore e Andromaca”, un ultimo abbraccio disperato, nella consapevolezza di doversi separare per sempre….
Maria Catalano Fiore
versi di Adriana De Gaudio
opere d’arte di Giorgio De Chirico e René Magritte.
Il 21 gennaio è la “Giornata Mondiale dell’Abbraccio”, l’abbraccio vuole dire mille cose, è la prima cosa che avverte un neonato e l’ultima chi è fortunato ad andarsene vicino ad una persona cara.
Durante tutta la vita l’umano non smette mai di avene bisogno ….”Lesinate il denaro ai vostri figli….ma non gli abbracci”
Ma come fare in questo periodo così triste e buio, quando ci sommerge la paura del contagio o peggio…perché non riusciamo più ad abbracciare spontaneamente una persona, un genitore, un figlio, evitiamo il bacio della buona notte, a stento diciamo poi buongiorno, siamo veramente diventati “anaffettivi”, non credo, abbiamo solo paura, siamo iperprotettivi …..se un figlio, o una persona cara, sta male il primo pensiero è quello di stringerla forte, di dargli coraggio, forza, la nostra vita stessa…..
Tante le opere d’arte che mostrano abbracci, baci, tra le tante due opere d’arte danno l’idea di questo struggimento, Giorgio De Chirico (Grecia 1888- Roma 1978) principale esponente della corrente artistica “Metafisica” che stilizza il commiato tra “Ettore ed Andromaca”, due personaggi tra i principali dell’ “Iliade” di Omero, che si amano in modo struggente, ma proiettati in questo mondo tra l’onirico e surreale devono distaccarsi, il fato deve compiersi, non ci sono alternative…..
René Francoise Magritte (Belgio 1898-1967), considerato uno dei maggiori pittori del surrealismo, dipinge questo quadro nel 1928, di cui esistono due versioni, entrambe datate 1928, la prima presso la National Gallery of Australia, la seconda, donata da un collezionista privato è al MoMA di New York.
Un bacio e un abbraccio appassionato tra un uomo ed una donna entrambi con il volto avvolto da una stoffa bianca protettiva, forse ancora retaggio della Pandemia della “Spagnola” e dei tanti morti, l’atmosfera è surreale, a questi due personaggi è consentito baciarsi, toccarsi, ma non guardarsi, come esseri eterei, inesistenti, inquietanti e teneri allo stesso tempo, dipende dal nostro stato d’animo mente li guardiamo.
SOLITUDINE
Sbattendo la porta
Si è sciolto
L’abbraccio tra chi
Se ne va per sempre
Nell’ignoto
E chi resta
A svolgere nella solitudine
il giorno e la notte
Adriana De Gaudio 21/1/2022
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