Un Presepe in famiglia
Un presepe amatoriale, famigliare, ma costruito davvero con tanto amore……nel rispetto della tradizione Natalizia
Maria Catalano Fiore
Il Presepe in molte famiglie è una usanza imprescindibile, soprattutto al Sud dove è più marcata soprattutto l’impronta del presepe napoletano.
Nella ricostruzione napoletana il presepe non ha sempre una ricostruzione storica fedele della Sacra Natività. Non troviamo il classico scenario palestinese, forse qualche tenda berbera all’orizzonte. Piuttosto troviamo una Napoli settecentesca, o un borgo qualsiasi dell’epoca, e comunque i personaggi sono in abiti popolari 700-800 eschi.
Molto significativo il coinvolgimento della gente del popolo. Nel presepe napoletano dunque si intrecciano spiritualità e realismo e la Natività vive nel mezzo del quotidiano vivace delle strade di Napoli. La componente umana è dunque fortissima.
A volte tanto forte da occupare quasi tutta la sala da pranzo di una casa, luogo dove tutti si riuniscono varie volte al giorno per godersi il Presepe ed il calore del grande camino in pietra. Siamo in un paese della Lucania in casa Giacomino Catalano una famiglia in cui l’uso tramandato del presepe e con esso vari pupazzi in creta, un po’ acciaccati, uniti a tanti altri acquistati nel corso degli anni, spesso proprio nel cuore napoletano di San Gregorio Armeno.
Cosi il Presepe famigliare negli anni si è allargato, dall’ingresso al Salone, poi nella sala da pranzo dove anno per anno guadagna centimetri preziosi.
Ed ecco che la componente umana diventa fortissima e cavalca anche la trave sul camino per poi distendersi man mano….
Ecco che il Presepe scende dalla trave per diramarsi su altri supporti e mobili. Le comunità berbere o chissà di dove prendono la loro collocazione, per lascare spazio a gente indaffarata, bambini, animali che convivono e si agitano.
Costruiscono, prendono acqua dai pozzi, altri continuano imperturbati ad eseguire i propri mestieri impassibili.
Scavalcano ponti e stendono il bucato, cucinano…..
Ecco ancora accampamenti ai piedi di un borgo….chissà quale…..
Ancora un angolo, casette arroccate su quell’angolo di trave……
Pastori, case, ovili e tante pecore ed agnelli…..che ignorano beati di essere vittime predestinate……
In questo fluttuare di gente, bimbi ed animali si arriva al punto più sacro, l’alloggio di Maria e Giuseppe con la culletta per il Piccolo Gesù.
E’ evidente, anche in questo presepe amatoriale ed esteso che vi sono le due parti importanti fuse e separate nello stesso tempo: “Il Mistero” e il “Diversorio”.
L’inglobamento della parte Religiosa: La Sacra famiglia affiancata dal bue e dall’asinello e dagli angeli intorno, quasi a protezione.
Infatti qui sono collocati in maniera quasi appartata e protetti dalla folla.
Il “Diversorio” la folla, la vita che scorre……
Tutti hanno da fare, etnie ed architetture diverse si confondono…..
Però è sempre bellissimo essere accolti e circondati da questo palcoscenico che nessuno si stanca mai di guardare, scoprire nuovi personaggi, aggiustare gli “ammaccati”, nel clima di festa per la Nascita di Gesù.
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