25 Aprile 2020- Festa della liberazione in tempo di Covid-19
Auguri all’Italia ed agli Italiani in un giorno importante della nostra storia. Auguri perchè dalla guerra al virus rinasca un Paese diverso, meritocratico ed ecologicamente e socialmente avanzato nella sua interezza, senza vincitori e vinti.
GP
Oramai, considerato che non si parla d’altro sui giornali e non si vede altro in tv, e non hanno tutti i torti i Colleghi, visto che la tragedia è ancora immanente ed assorbente, i nomi con cui chiamare il virus pandemico si sono moltiplicati: Coronavirus, Covid-19, Sars-CoV-2 (manca solo aggiungere “La Vendetta”, come nei film di Rambo). E’ di ieri pomeriggio la notizia della conferma che il virus è trasportato dal particolato atmosferico, in sintesi si diffonde anche, se non soprattutto, tramite “il particolato” cioè l’inquinamento atmosferico di origine industriale o di massicce concentrazioni urbane e smog incontrollato. Per leggere e capire a fondo, le considerazioni dello Studio effettuato dal Sima, che riunisce ricercatori dell’Università “Aldo Moro” di Bari, Bologna e Trieste, e dell’Ateneo di Napoli “Federico II”, credo ci vorrebbe una libera docenza in epidemiologia o un primariato (conquistato per meriti reali, non politici) in un reparto di malattie infettive. Non è che la conferma scientifica, preziosa intendiamoci, di dati statistici evidenti, ma che si ammettono a mala pena perché stride con gli interessi economici della, o meglio, delle nazioni. E’ nelle zone ad alta concentrazione industriale e/o a maggior inquinamento per densità abitativa, che in tutto il mondo la pandemia ha avuto maggiore diffusione. La Cina ha seri problemi d’inquinamento, gli Usa, soprattutto dopo essersi ritirati dagli accordi di Parigi ed aver dato via libera all’uso del carbone, non stanno certamente meglio. Madrid, Parigi, Londra sono stupende, ma a livello d’inquinamento spaventose. In Italia guarda caso le regioni più colpite sono quelle con concentrazioni industriali e densità abitativa imponente. Tutto questo richiederà una seria riflessione perché questa pandemia, prima o poi la vinceremo, sperando che le pur impellenti ed indifferibili necessità economiche non ci portino a scelte tali da vanificare i sacrifici a cui fino ad oggi ci siamo ob torto collo (giocoforza) sottoposti. E le riflessioni e gli articoli non basteranno ma occorreranno precisi orientamenti politici e legislativi. Così come non bastano articoli e convegni a fermare le bombe d’acqua che devastano i nostri territori, lì soprattutto dove si sono assommati disboscamenti radicali a cementificazioni selvagge. Amare l’Italia, il proprio Paese è anche preservarlo, comunque la si pensi, dalla desertificazione, dalla cancellazione progressiva di spiagge ora e di intere città costiere tra non molti decenni.
Per quanto combinati male a livello politico, con un parlamento che ancora annovera, da un lato e dall’altro, tifoserie invereconde, dove la morte di tanti connazionali suscita indifferenza, anzi diventa occasione di scontro che definire politico è vergognoso, perché è finalizzato solo a raggranellare, miserabilmente, pochi spiccioli di consenso elettorale, stiamo combinati assai meglio di altri Paesi. Non esiste paragone tra il nostro Presidente della Rebubblica, Sergio Mattarella, la cui popolarità, sempre in crescita, è ampiamente giustificata dalle sue doti di signorilità, garbo, sensibilità ed onestà intellettuale, ed altri leader internazionali. Banale e scontato il paragone con quel Donald Trump che ieri invitava gli americani ad iniettarsi o bere candeggina, alcool denaturato ed esporsi al sole per uccidere il virus. Certo, avvelenandosi, ci si ammazza e. se il virus è nel nostro corpo. con la cremazione il problema si risolve. Perché non da l’esempio? Il perenne: “armiamoci ed andate”.
Meno banale, ma altrettanto grave, anche se assai meno nota, la situazione politica in Israele. Benny Gantz e la sua coalizione allargata disponeva di 61 voti sui 120 del Parlamento israeliano, che ha una Camera unica. Aveva avuto la meglio elettoralmente su Benjamin Netanyahu. Spinto dal Presidente israeliano ad un governo di unità nazionale, Gantz ha “mollato” i partiti alleati e farà il governo con Benjamin Netanyahu, che resta premier per i primi 18 mesi, in barba alle accuse ed al processo in corso per corruzione, e diversi altri capi d’accusa. Popolo, far perdere le elezioni non basta. Il potere vuole salvare Netanyahu. Non per generosità, ma per evidenti complicità e collusioni.
Serve ricordare Putin ed il suo comportamento con i giornalisti ed i dissidenti in generale: la Siberia, quando si sente magnanimo. Bolsonaro, Erdogan ed Assad vi piacciono, forse?
Sarò un utopista, anzi lo sono di certo ed anche un inguaribile ottimista, ma permettetemi di pensare che dopo ogni conflitto c’è una rinascita. E quella portata dal Coronavirus è una guerra. Guerre a parte, anche dopo la peste ci fu il “rinascimento”. Dopo quel fatidico 25 aprile del 1945, come allora spero che si riaffaccino uomini del livello di Alcide De Gasperi, Luigi Einaudi, Aldo Moro, Enrico Berlinguer, Giorgio Almirante e Sandro Pertini, solo per citarne alcuni. E nel mondo ricompaiano i Gandhi, i Kennedy, i Walessa, L’enciclopedia più diffusa nel Paese, che non amo, definisce il 25 aprile 1945 come la “fine della seconda guerra mondiale”. E prosegue: “Anniversario della liberazione d’Italia, celebrato come data simbolica della liberazione dell’intero territorio nazionale dalla dittatura e dall’occupazione.” Lo è, la storia non può e non deve essere tradita. Oggi si festeggia quel momento e per prime dovrebbero festeggiarlo le opposizioni, ricordando che fino a quel giorno l’opposizione non poteva esistere, se non in clandestinità. Ma non certo chiedendo di snaturarlo e offendendone storia e memoria.