Addio a Gaetano Azzolina
E andato via in silenzio, nello stile che preferiva, un grande uomo e cardiochirurgo. Ha salvato migliaia di vite….merita due parole di commiato.
Maria Catalano Fiore
Si è spento il 21 gennaio scorso, a 91 anni, Gaetano Azzolina un grande cardiochirurgo, scrittore e politico. Talmente grande, da essere indicato come il Barnard italiano. Specializzato soprattutto in Cardiochirurgia infantile e neonatale.
Quasi nessun media ne ha parlato, poche notizie anche sulla stampa locale e non. L’Italia ha dimostrato, ancora una volta, di essere ingrata verso alcuni dei suoi figli migliori e di dare visibilità solo a futilità e superficialità. Il gossip la fa da padrone.
Nato a Riesi, in provincia di Caltanissetta, Sicilia, nel 1931, laureato a Palermo, poi trasferitosi per decenni in Lombardia, poi in Liguria, si è spento a 91 anni circondato dai suoi famigliari, vicino alle amate moglie e figlia Olimpia.
I suoi funerali sono stati celebrati a Sarzana, provincia della Spezia, dove ormai si era trasferito da anni.
Una lunga, e coraggiosa, carriera la sua. dopo aver conseguito la Laurea in medicina a Palermo, nel 1955, si trasferisce presto negli Stati Uniti per una serie di importanti “training” prima in Chirurgia Generale, sino al 1958, poi in Chirurgia toracica e cardiovascolare, dal 1958 al 1965, tra Università ed ospedali, a Dallas, in Texas. Una realtà medica ben diversa da quella italiana. Una dura realtà fondata sulla meritocrazia e sul rispetto e cortesia tra medici e nei rapporti con i pazienti.
Rientrato in Italia si affretta a creare dei reparti di Cardiochirurgia strumentale in Lombardia. In seguito in altro ospedali in Toscana dove è primario, ma soprattutto Cardiochirurgo dalle “mani fatate”, oltre che professore universitario sino al 1980.
E’ infatti a Massa Carrara che Azzolina lega la sua attività di cardiochirurgo “avveniristico”. Da lui arrivano pazienti da tutto il mondo. Famoso resta, nella memoria pubblica, che nelle pubblicazioni scientifiche, un suo intervento ad un bambino cardiopatico trasportato dal Texas a Massa: Azzolina aprì il cuoricino del bambino per intervenire sulle sue malformazioni congenite. Tra i primi nel mondo a farlo, unico in Italia.
E’ stato anche docente all’Università di Pisa e deputato in parlamento tra il 1990 ed il 1992, per il partito radicale
E’ stato autore, di diverse pubblicazioni, oltre di ottime dispense del settore della docenza medica cardiologica, anche di pubblicazioni adatte al pubblico con tema prevenzione, cura e chirurgia del cuore. A Lui in immenso grazie. R.i.p.
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