Addio a Giorgio Napolitano. Scompare il novantottenne presidente emerito

Descrivendosi: “La mia storia non è mai rimasta uguale al punto di partenza, ma attraversò personali, profonde, dichiarate revisioni”

Gianvito Pugliese

Giorgio Napolitano è stato per due volte presidente della Repubblica. La sua è una delle figure politiche più rispettate ed autorevoli del Paese. E’ morto in una clinica di Roma dov’era ricoverato essendo le sue condizioni di salute critiche da tempo.

Nato a Napoli il 29 giugno 1925, Napolitano ha ricoperto dal 2006 al 2015 l’undicesima presidenza della Repubblica Italiana. A lui appartiene il primato politico di essere il primo capo di Stato italiano ad essere eletto per un secondo mandato. Ma, cosa assai più rilevante è stato il primo presidente post-comunista del Paese.

Ex militante e poi leader dell’ala riformista del Partito Comunista Italiano (PCI) fino alla fondazione del Partito Democratico della Sinistra (PDS) nel 1991, come interno ministro nel governo di centrosinistra di Romano Prodi del 1996-1998, ha dato nell’ultimo anno di mandato ministeriale il suo nome alla prima legge italiana sull’immigrazione, la cosiddetta “Turco-Napolitano”.

Si era laureato in giurisprudenza all’Università di Napoli nel 1947, e nel 1953 è stato eletto per la prima volta deputato. E’ stato sempre confermato nella carica fino al 1996 rappresentando ininterrottamente la sua circoscrizione elettorale di Napoli, città che gli aveva dato i natali. E’ stato a Strasburgo deputato al Parlamento Europeo dal 1989 al 1992.

Giorgio Napolitano ha dominato la scena politica in Italia favorendo e permettendo, tra l’altro, il governo d’emergenza guidato da Mario Monti nel 2011, autorevolezza e prestigio che gli sono valse il soprannome di Re Giorgio. 

Durante la sua lunga permanenza nel PCI ruppe spesso con l’ortodossia del partito e criticò apertamente l’Unione Sovietica Fu duramente dissenziente per l’invasione dell’Afghanistan nel 1980.

Il direttore e la redazione de lavocenews.it partecipano sentitamente al dolore per la scomparsa di un grande uomo della storia europea.

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