Allarme alga tossica in Puglia

In Puglia, a Bari, Fasano e Torre Canne il mare infestato dall’alga tossica

Lidia Petrescu

L’alga tossica, Ostreopsis ovata, è arrivata in Puglia nel 2000, introdotta accidentalmente nell’Adriatico nelle acque di zavorra delle navi. Ha uno sviluppo abbondante durante i mesi estivi, grazie ai fattori ambientali che ne facilitano la proliferazione; alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni. Arpa Puglia avvisa che è tornato l’allarme alga tossica nella regione. Sono tre le aree nella nostra regione in cui la Ostreopsis ovata risulta molto abbondante: a Bari a Lido Trullo dove si registrano 1.105.323 cellule per litro, a Fasano a Forcatella 126.205 cellule per litro ed a Torre Canne  con 40.209 cellule per litro. Sul resto del litorale regionale l’alga non è presente o ha scarsa presenza a Vieste (Foggia), Molfetta, Monopoli, Santo Spirito (Bari), San Cataldo (Lecce) e Torre Columena (Taranto).

Provoca malessere transitorio nei bagnanti, riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti nel periodo di elevate concentrazioni nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che è la causa della diffusione della tossina nell’aria).

Quindi, “a scopo preventivo – scrive l’Arpa Puglia – potrebbe essere consigliato, nelle zone in cui è stata accertata l’abbondante presenza della specie, di evitare di stazionare lungo le coste rocciose durante le mareggiate estive”.

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