Body shaming quando l’insulto diventa violenza verbale
Chiamiamolo come vogliamo ma il senso resta sempre lo stesso: “offendere”
Cinzia Montedoro
Body shaming ovvero far vergognare qualcuno per il proprio corpo, o deridere il suo aspetto fisico, una pratica ormai d’uso comune quella di denigrare chiunque non rispetti i personali gusti in ambito estetico.
Una tendenza questa che bisogna monitorare sempre con grande attenzione poiché l’offesa spesso ha conseguenze che potrebbero alterare anche determinati equilibri, in particolare negli adolescenti, ma non solo, gravando fortemente sulla autostima delle persone e incidendo sull’aumento degli stati d’ansia.
Questa una vera e propria piaga che colpisce chiunque anche i ben più noti personaggi famosi, in molti infatti hanno deciso di denunciare. Il body shaming è da considerarsi una vera e propria forma di bullismo che prende sopravvento in particolare sui social, dove i moscherini da tastiera s’inebriano nell’offendere gratuitamente con commenti spesso pesanti. A proposito di personaggi famosi ad aver subito è stata anche l’autorevole Lady Gaga, in particolare dopo la sua performance ai Super Bowl nel 2017, era stata presa di mira per la pancia. La risposta di miss Germanotta, non si è fatta attendere: «Ho sentito che il mio corpo è argomento di discussione, quindi volevo dire che sono orgogliosa del mio fisico e che voi dovreste essere orgogliosi del vostro allo stesso modo. Non importa chi siete o cosa fate. Non dovete soddisfare le aspettative di nessuno per avere successo. Siate voi stessi, incessantemente. Questa è la stoffa di cui sono fatti i campioni».
Dal cyberbullismo, allo stalking, alla diffamazione reato disciplinato dall’articolo 595 del Codice penale nel momento in cui si offende l’aspetto fisico di un’altra persona pubblicamente, per il quale è prevista la reclusione da 6 mesi e 3 anni e la multa non inferiore a 516 euro. Nei casi di maggiore gravità, il body shaming può integrare il reato di istigazione o di aiuto al suicidio, che trovano disciplina giuridica nell’articolo 580 del Codice penale.
Quindi il consiglio è: «Azionare il cervello e la propria sensibilità poiché probabilmente chi offende ha qualcosa che non va nel proprio essere».
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