Censura per la Venere di Botticelli
Sembra assurdo, ma proprio l’irriverente piattaforma social Tiktok, ha definito la Venere come “Nudo e attività sessuale per adulti”.
Maria Catalano Fiore
Tiktok, dove buona parte dei video fatti in casa sono provocazioni ed allusioni sessuali di casalinghe frustrate, in cerca di visibilità a qualsiasi prezzo, o di poveracci in cerca di qualcosa non ben definita, senza contare la propaganda “davvero oscena” del Cremlino, ha oscurato -per oscenità- per quasi due giorni il video degli Uffizi che mostrava questa Venere.
Un coro di follower delle Gallerie degli Uffizi ha giustamente protestato, anche perché è “l’opera d’arte più fotografata e iconica del mondo, non può essere classificata oscena, o addirittura pornografica”.
Tra tutte le Veneri la più pudica…nota come “Nascita di Venere” la grande tela 172,5×278,5, opera di Sandro Botticelli, datata intorno al 1485 circa, è da sempre presso la Galleria degli Uffizi a Firenze.
La composizione raffigura precisamente l’approdo sull’isola di Cipro della Dea dell’amore e della bellezza, nata dalla spuma del mare e sospinta dai venti Zeffiro, e forse, Aura. La Dea è in piedi sopra la valva di una conchiglia, pura e perfetta come una perla che accoglie una giovane donna, identificata in una delle Grazie oppure nell’Ora della Primavera, che le porge un manto cosparso di fiori; alla stagione primaverile rimandano anche le rose portate dai venti, il tema del dipinto, che celebra Venere come simbolo di amore e bellezza, fu forse suggerito dal poeta Angelo Poliziano. Il committente? Sicuramente qualcuno della casata Medici.
Speriamo che questi episodi restino isolati e che questa ondata di bigottismo non pervada tutta l’arte, questa si sarebbe una indecenza.
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