Coronavirus: aggiornamento del 2/4/2020
Il consueto aggiornamento nazionale del tardo pomeriggio basato esclusivamente su dati ufficiali della Protezione civile. Integrato da mappe sulle regioni italiane e le province di Puglia e Basilicata, nonchè da dati analitici regionali a cura del Ministero della Salute. Ribadisco la raccomandazione a lettrici e lettori di essere prudenti ed attenersi alle raccomandazioni dei medici. Soprattutto non fidarsi di comunicazioni non professionali o, peggio, strumentali intese a diffondere panico o fake news. Per fare la Vostra parte dovete stare il più possibile in casa, protetti dal contagio.
Gianvito Pugliese
Ad oggi, salvo errori ed omissioni, dai dati ufficiali forniti in conferenza stampa dalla Protezione civile, 83.049 persone risultano positive al virus, 18.278 i guariti, i decessi 13.915 . Pertanto, in Italia sono 115.242 i casi totali.
Andando, come di consueto, alla suddivisione per regione, i casi attualmente positivi sono: 25.876 in Lombardia, 11.859 in Emilia-Romagna, 8.578 in Veneto, 8.799 in Piemonte, 4.789 in Toscana, 3.555 nelle Marche, 2.660 in Liguria, 2.879 nel Lazio, 2.140 in Campania, 1.587 nella Provincia autonoma di Trento, 1.864 in Puglia, 1.294 in Friuli Venezia Giulia, 1.606 in Sicilia, 1.251 in Abruzzo, 1.160 nella Provincia autonoma di Bolzano, 885 in Umbria, 718 in Sardegna, 627 in Calabria, 556 in Valle d’Aosta, 233 in Basilicata e 133 in Molise.
Accanto ai dati sopraelencati per regione offriamo di solito ai nostri lettori l’immagine della mappa per regione fornita dalla protezione civile, rilevando peraltro che la differenza tra i dati relativi è dovuta al fatto che i dati regionali di cui sopra sono gli attuali positivi, quelli dell’immagine i totali.
I lettori interessati al confronto con i dati del giorno precedente possono cliccare qui.
Aggiungo anche la mappa dei dati totali in Puglia e Basilicata suddivisi per provincia:
Segue la pubblicazione dei dati analici regionali nella tabella che segue a cura del Ministero della Salute
Una considerazione. L’alternanza di fasi di decrescita a momenti di crescita dei positivi conferma che il “picco” non è stato ancora raggiunto. Perseveriamo, dunque, e continuiamo a stare il più possibile in casa, al riparo dal contagio, per noi e per i nostri cari. Lo so ho scritto qualcosa di simile anche nell’occhiello sotto il titolo. Ma è il caso di insistere: repetita iuvant.