Coronavirus: aggiornamento del 2 Maggio 2020
L’aggiornamento nazionale del tardo pomeriggio basato esclusivamente su dati ufficiali della Protezione civile. Integrato da mappe sulle regioni italiane e le province di Puglia e Basilicata, nonché da dati analitici regionali a cura del Ministero della Salute.
La Redazione
“Prosegue il calo della pressione sulle strutture ospedaliere “
Ad oggi , salvo errori ed omissioni, dai dati ufficiali forniti in conferenza stampa dalla Protezione civile il numero totale di persone infette è “209.328, con un incremento rispetto a ieri di 1.900 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 100.704, con una decrescita di 239 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 1.539 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 39 pazienti rispetto a ieri. 17.357 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 212 pazienti rispetto a ieri. 81.808 persone, pari al 81% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 474 e portano il totale a 28.710. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 79.914, con un incremento di 1.665 persone rispetto a ieri.”
“Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 36.667 in Lombardia, 15.719 in Piemonte, 9.323 in Emilia-Romagna, 7.431 in Veneto, 5.365 in Toscana, 3.598 in Liguria, 4.452 nel Lazio, 3.205 nelle Marche, 2.721 in Campania, 1.282 nella Provincia autonoma di Trento, 2.954 in Puglia, 2.186 in Sicilia, 1.109 in Friuli Venezia Giulia, 1.879 in Abruzzo, 703 nella Provincia autonoma di Bolzano, 196 in Umbria, 730 in Sardegna, 98 in Valle d’Aosta, 713 in Calabria, 191 in Basilicata e 182 in Molise.”
I lettori interessati al confronto con i dati ed al bollettino del giorno precedente possono cliccare qui.
Aggiungiamo che i casi in provincia di Bari sono 1319 ed appaiono in mappe più ravvicinate.
Rinnovo la raccomandazione a lettrici e lettori di essere prudenti ed attenersi alle raccomandazioni dei medici. Soprattutto, non fidarsi di comunicazioni non professionali o, peggio, strumentali intese a diffondere panico o fake news. Per fare la Vostra parte, dovete continuare a stare il più possibile, protetti dal contagio. Per Voi e per i Vostri cari, soprattutto i più deboli, più esposti e difficilmente curabili.