Coronavirus: aggiornamento del 22 aprile 2020
L’aggiornamento nazionale del tardo pomeriggio basato esclusivamente su dati ufficiali della Protezione civile. Integrato da mappe sulle regioni italiane e le province di Puglia e Basilicata, nonchè da dati analitici regionali a cura del Ministero della Salute.
GP
Ad oggi , salvo errori ed omissioni, dai dati ufficiali forniti in conferenza stampa dalla Protezione civile il numero totale di persone infette è di 187.327, con un incremento rispetto a ieri di 3.370 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 107.699, con un decremento di 10 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 2.384 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 87 pazienti rispetto a ieri. 23.805 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 329 pazienti rispetto a ieri. 81.510 persone, pari al 76% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 437 e portano il totale a 25.085. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 54.543, con un incremento di 2.943 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 34.242 in Lombardia, 13.084 in Emilia-Romagna, 15.122 in Piemonte, 9.991 in Veneto, 6.167 in Toscana, 3.476 in Liguria, 3.230 nelle Marche, 4.463 nel Lazio, 2.998 in Campania, 1.874 nella Provincia autonoma di Trento, 2.874 in Puglia, 1.308 in Friuli Venezia Giulia, 2.287 in Sicilia, 2.108 in Abruzzo, 1.512 nella Provincia autonoma di Bolzano, 371 in Umbria, 833 in Sardegna, 821 in Calabria, 501 in Valle d’Aosta, 232 in Basilicata e 205 in Molise.
I lettori interessati al confronto con i dati del giorno precedente possono cliccare qui.
Segue mappa dei dati totali in Puglia e Basilicata suddivisi per provincia:
Segue la pubblicazione dei dati analici regionali nella tabella che segue a cura del Ministero della Salute.
Rinnovo la raccomandazione a lettrici e lettori di essere prudenti ed attenersi alle raccomandazioni dei medici. Soprattutto, non fidarsi di comunicazioni non professionali o, peggio, strumentali intese a diffondere panico o fake news. Per fare la Vostra parte dovete stare il più possibile in casa, protetti dal contagio. Per Voi e per i Vostri cari, soprattutto i più deboli, esposti e difficilmente difendibili.