Coronavirus: aggiornamento del 6/4/2020
Il consueto aggiornamento nazionale del tardo pomeriggio basato esclusivamente su dati ufficiali della Protezione civile. Integrato da mappe sulle regioni italiane e le province di Puglia e Basilicata, nonchè da dati analitici regionali a cura del Ministero della Salute. Ribadisco la raccomandazione a lettrici e lettori di essere prudenti ed attenersi alle raccomandazioni dei medici. Soprattutto non fidarsi di comunicazioni non professionali o, peggio, strumentali intese a diffondere panico o fake news. Per fare la Vostra parte dovete stare il più possibile in casa, protetti dal contagio.
Gianvito Pugliese
Ad oggi, salvo errori ed omissioni, dai dati ufficiali forniti in conferenza stampa dalla Protezione civile, 93.187 persone risultano positive al virus, 22.837 i guariti, i decessi 16.523, pertanto, in Italia sono 132.547 i casi totali.
Andando, come di consueto, alla suddivisione per regione, i casi attualmente positivi sono: 28.469 in Lombardia, 13.051 in Emilia-Romagna, 10.545 in Piemonte, 9.722 in Veneto, 5.301 in Toscana, 3.706 nelle Marche, 3.300 nel Lazio, 3.117 in Liguria, 2.698 in Campania, 2.115 in Puglia, 1.815 in Sicilia, 1.838 nella Provincia autonoma di Trento, 1.396 in Friuli Venezia Giulia, 1.425 in Abruzzo, 1.260 nella Provincia autonoma di Bolzano, 872 in Umbria, 819 in Sardegna, 722 in Calabria, 567 in Valle d’Aosta, 262 in Basilicata e 187 in Molise.
Accanto ai dati sopraelencati per regione offriamo di solito ai nostri lettori l’immagine della mappa per regione fornita dalla protezione civile, rilevando peraltro che la differenza tra i dati relativi è dovuta al fatto che i dati regionali di cui sopra sono gli attuali positivi, quelli dell’immagine i totali.
I lettori interessati al confronto con i dati del giorno precedente possono cliccare qui.
Segue mappa dei dati totali in Puglia e Basilicata suddivisi per provincia:
Segue la pubblicazione dei dati analici regionali nella tabella che segue a cura del Ministero della Salute.
Una considerazione. L’alternanza di fasi di decrescita a momenti di crescita dei positivi conferma che il “picco” non è stato ancora raggiunto. Perseveriamo, dunque, e continuiamo a stare il più possibile in casa, al riparo dal contagio, per noi e per i nostri cari. Lo so ho scritto qualcosa di simile anche nell’occhiello sotto il titolo. Ma è il caso di insistere: repetita iuvant.