Coronavirus: aggiornamento dell’ 8 Maggio 2020
L’aggiornamento nazionale del tardo pomeriggio basato esclusivamente su dati ufficiali della Protezione civile. Integrato da mappe sulle regioni italiane e le province di Puglia e Basilicata, nonché da dati analitici regionali a cura del Ministero della Salute.
La Redazione
Prosegue il calo della pressione sulle strutture ospedaliere
Ad oggi , salvo errori ed omissioni, dai dati ufficiali forniti in conferenza stampa dalla Protezione civile, e raggruppati nel successivo comunicato. il numero totale di persone infette è 217.185, con un incremento rispetto a ieri di 1.327 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 87.961, con una decrescita di 1.663 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 1.168 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 143 pazienti rispetto a ieri. 14.636 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 538 pazienti rispetto a ieri. 72.157 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 243 e portano il totale a 30.201. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 99.023, con un incremento di 2.747 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 31.983 in Lombardia, 14.107 in Piemonte, 7.730 in Emilia-Romagna, 6.187 in Veneto, 4.592 in Toscana, 3.176 in Liguria, 4.328 nel Lazio, 3.238 nelle Marche, 2.012 in Campania, 872 nella Provincia autonoma di Trento, 2.733 in Puglia, 2.127 in Sicilia, 911 in Friuli Venezia Giulia, 1.713 in Abruzzo, 502 nella Provincia autonoma di Bolzano, 119 in Umbria, 553 in Sardegna, 123 in Valle d’Aosta, 619 in Calabria, 152 in Basilicata* e 184 in Molise.
*La Regione Basilicata informa che, a seguito di ulteriori verifiche, ha ridotto di una unità il numero dei casi totali.
I lettori interessati al confronto con i dati ed al bollettino del giorno precedente possono cliccare qui.
Rinnoviamo la raccomandazione a lettrici e lettori di essere prudenti ed attenersi alle raccomandazioni dei medici. Soprattutto, non fidarsi di comunicazioni non professionali o, peggio, strumentali intese a diffondere panico o fake news. Per fare la Vostra parte, dovete continuare a stare il più possibile, protetti dal contagio. Per Voi e per i Vostri cari, soprattutto i più deboli, più esposti e difficilmente curabili.