Dai social
Il nord ed il sud. Le rapine e l’ultima spiaggia,
La redazione
Il nostro impareggiabile Amico cybernauta pier luigi pinna @pierpi13, ci offre con questa immagine, commentata con un secco: “vero”, un’occasione d’oro. Noi esistiamo per mostrare uno spaccato di quanto avviene sui social, dalla protesta sociale, a qualche scontro, alla contestazione ai politici ed al potere in genere, in una parola “dar voce a chi e cosa tanta voce non ne hanno“.
Nel post di Pinna, già al primo sguardo viene fuori la differenza del “riciclo” del vetro tra nord e sud. Al nord, civilmente i vuoti delle birre si mettono accanto ad un raccoglitore di rifiuti. Al sud, ancor più civilmente, rimangono con le nostre donne per fungere da contenitori della salsa fatta in casa. E su questo divario economico, criminalmente, si vorrebbe innestare l’autonomia differenziata. Non è bastato agli eredi dei “piemontesi di casa Savoia” il furto sistematico di tutto ciò che l’avanzatissimo sud “borbonico” si era costruito. La predazione è continuata fino ad oggi rapinando, attraverso la “spesa storica”, ancor oggi applicata nonostante la legge sul “federalismo fiscale” (ironia, a firma Bossi, Tremonti e Calderoli) sia del febbraio 2009, 61miliardi all’anno al sud da oltre 15 anni (Roberto Napoletano, “La grande balla”, ed. La nave di Teseo 2020), ed oggi la maggioranza nazional sovranista spinge, già una delle due camere l’ha approvata, per realizzare “l’autonomia differenziata” per dare sempre di più a chi ha, e sempre di meno a chi non ha e fa la fame.
I vescovi, e dunque la chiesa cattolica, hanno duramente condannato il provvedimento. Se il sud non si ribella seriamente sarà finito per sempre. Non ci resterà, che mettere quattro panni in valigia ed emigrare in massa, eterno destino degli uomini del sud da quando, con il pretesto di unificare l’Italia quella del nord, da vincitore, continua ad imporre il suo interesse e le sue leggi, al sud conquistato. Sveglia, amici, è l’ultima occasione.
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