Dai Social
Italiani scatenati nella caccia al tesoro della telenovela del giorno
La redazione
Impossibile non accorgersi che tutte le preoccupazioni degli italiani, compresi i cinque milioni che vivono (sopravvivono) sotto la soglia di povertà, sono miracolosamente dissolte nel nulla, evaporati il debito pubblico, la disoccupazione, la mafia e la corruzione (due facce della stessa medaglia). Cosa ha operato questo miracolo? La telenovela garbatelliana Meloni-Giambruno. Aggettivo cattivo, no! Lo hanno meritato e conquistato. E’ un fatto privato che guarda caso finisce, mentre la telenovela comincia grazie ad un “fuori onda” della trasmissione di punta della rete ammiraglia Mediaset. Quante concomitanze per il tripudio del complottismo.
Sono fatti privati gestiti come un fatto di marketing che fa leva sul diffuso voyerismo nel Paese alimentato, alla grande, dalla vacuità dei social.
E passiamo ai due post, entrambi selezionati su X (ex Twitter), per “l’evento”.
Il primo, quello del cybernauta Massimo @Misurelli77, è un capolavoro di sintesi ironica. Raffigurati spezzoni dei due protagonisti, Meloni e Giambruno, nella satira di Crozza sul tema. E che il grande comico-satirico si sia fiondato immediatamente sul tema ci dice dei valori, conseguiti in breve dalla telenovela, nel misuratore di marketing.
La cybernauta Giorgia26 @giorgiaa26 fa un ragionamento serio. La Meloni fa sapere urbi et orbi “che le loro strade erano divise da tempo”. Sorge a Giorgia26 il dubbio che “sto casino” sia utile a far crescere i consensi e lo pone come domanda alla premier e compagno o ex compagno che sia.
Se avessimo dimestichezza col grande Sherlock Holmes, lo assumeremmo per scoprire lo sceneggiatore ed il regista della telenovela che ha inchiodato il cervello dei nostri connazionali fuori della porta di casa.
Spiacente informarvi che il debito pubblico, cresciuto da gennaio a luglio 2023 di oltre 100 miliardi, resta e lo dobbiamo pagare noi e nostri figli e nipoti, che mentre l’occupazione non cresce, le norme a sostegno della povertà vengono cancellate, mafia e corruzione continuano a dilagare indisturbate, e la magistratura, che doveva guardarsi da mafiosi e corrotti, ora deve prima ancora guardarsi dagli strali della maggioranza (vedi il caso Apollonio).
Ma non preoccupiamoci, tutto si risolve, non distraeteci dalla telenovela “Anche i ricchi si sganasciano”, anche se nella vita si sganasciano solo loro. Arriva un fine settimana e possiamo tuffarci mani e piedi a scoprire cicche dell’argomento del giorno. Siate felici … sono occasioni uniche.
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