Discoteche: il Tar Lazio rigetta richiesta di sospensione cautelare
Con decreto monocratico del Presidente della il presidente della terza sezione quater del Tar del Lazio viene respinta la richiesta di sospensione cautelare urgente dell’ordinanza del ministero della salute del 16 agosto u.s.
GP
Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensione cautelare immediata avanzata dal dal Silb-Fipe-Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo, avverso l’ordinanza del 16 agosto a firma Roberto Speranza, che ordinava lo stop alle attività di ballo nelle discoteche e l’obbligo della mascherina in orari e luoghi determinati Questa seconda prescrizione, peraltro, non contestata.
Ha considerato prevalere l’interesse pubblico della salute e della vita dei cittadini, rispetto al danno economico degli operatori del settore, danno peraltro che l’ordinanza stessa prevede di alleviare con appositi sostegni economici.
Il provvedimento emanato ha quindi fissato per il 9 settembre prossima l’udienza collegiale per l’esame del merito del ricorso. Ovviamente, e ve lo scriviamo avendo sentito tecnici, le probabilità di accoglimento del ricorso, dopo il respingimento della richiesta cautelare, sono ridotte al lumicino.
Maurizio Pasca, presidente del Silb-Filp, etc.. così si è espresso “L’ordinanza del ministro non sta facendo altro che incentivare l’abusivismo. Siamo già in possesso di centinaia di video di feste abusive in ville che sfuggono a ogni controllo. In un filmato con giovani che addirittura si dichiarano positivi al Covid”. Signor Pasca una domanda: ha trasmesso immediatamente alla Polizia postale, quei filmati estrapolati presumibilmente da pagine social? Ce ne può fornire prova, di aver fatto il suo dovere di cittadino, soprattutto in quanto rappresentante di una categoria, rispettabilissima come tutte le altre? Dubito ci risponda, ma siamo comunque a sua disposizione per sue eventuali precisazioni che non risultino contrarie all’ordine pubblico o al buon costume, come richiede la deontologia professionale, ormai tristemente sconosciuta da troppe testate.
Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, grazie.