Domino’s sconfitto dalla vera pizza napoletana
Su tutti i giornali rimbalzò questa notizia Un colosso americano battuto dal vero palato italiano, ma non è la prima volta…..
Maria Catalano Fiore
La catena americana Domino’s re della pizza da asporto e, soprattutto delle consegne a domicilio, è stato battuto dalla tradizione e palato italiano che sulla pizza non transige.
Con la pandemia, inoltre, la sua offerta di pizza a domicilio trasportata in borse termiche ha perso l’aspetto di novità, tante pizzerie si sono adeguate al momento ed hanno preso dei ragazzi dotati di motorino o bicicletta per le consegne veloci a domicilio.
Il grande colosso americano, dopo sette anni di bilancio passivo in Italia, ha alzato bandiera bianca. Degli 800 punti vendita (con forno elettrico) nel mondo, ne sono stati apertiin Italia, in sette anni solo 29 e la loro Pizza al “famolo strano” con ananas, pollo ed altro è stata miseramente sconfitta.
La categoria dei veri pizzaioli italiani, soprattutto napoletani gongola. La vera pizza richiede pochi ingredienti, ma tanta tradizione che nessun colosso americano potrà mai emulare.
La pizza italiana, anzi napoletana, è una vera istituzione nazionale, con marchio protetto. La vera pizza napoletana ha delle regole base che non si possono trasgredire, l’impasto eseguito in un certo modo, la mozzarella anche di bufala, ma vera mozzarella e no altro prodotto caseario o meno e il basilico fresco.
Mozzarella e basilico freschissimi contenuti entro un cordolo di pasta non troppo sottile e con un diametro stabilito. l’uso del forno a legna è un particolare fondamentale. E’ la vera legna di alberi diversi che conferisce il reale sapore e cottura ad una buona pizza.
Pizza napoletana o “alla napoletana”? Indicano due cose diverse: Innanzi tutto si intende come pizza napoletana la “Pizza Margherita” la mitica pizza dedicata a fine 800 all’omonima regina, colorata in bianco rosso e verde (mozzarella, pomodoro, basilico). La pizza alla napoletana è più antica, prevede sempre pomodoro e mozzarella (un po’ meno) ma anche le acciughe dissalate e capperi, un sapore decisamente più forte, ma ottimo.
A onore di cronaca qualche anno fa ad Altamura, popoloso centro in provincia di Bari, famoso per il suo ottimo pane, e di conseguenza anche della “focaccia” si è verificato un episodio molto particolare. Alessandro Piva regista de “La capa gira”, finito di girare il 1999, presentato al Festival di Berlino, vincitore del David di Donatello, Nastro d’Argento ecc….) ne ha tratto un cortometraggio assai simpatico.
Intorno alla primavera del 2000 o 2001, ad Altamura apre un punto ristoro del Mac Donald quasi difronte ad un rinomato panificio. Grande campagna pubblicitaria e offerta di prodotti diversificati.
In un primo momento fa “tendenza” per i giovani consumare i loro panini, frappè, patatine ecc….. festeggiare all’interno compleanni, ma dopo poco la clientela giovane scema e aumentano le persone anziane che consumano solo bibite fresche.
I proprietari del panificio appaiono quasi preoccupati, ma poi….cosa succede? Si rialza la vendita di focaccia tra i giovani. Gli anziani invece persistono, passano interi pomeriggi nell’interno del Mac Donald, sorseggiando una coca cola, al massimo una birra piccola, ma italiana.
Gli affari per Mac Donald non vanno bene, giunti a fine agosto, i gestori si informano….un anziano alla domanda del perché passi tanto tempo all’interno dell’esercizio risponde testualmente: ” U’agnò a me non interessano le patatine o chidd panin stran, noi qui vinimm p’ l’aria condizionata, deffor fasc’ call!!” (tradotto dal vernacolo: Ragazzo a noi non interessano i vostri prodotti strani, qui troviamo refrigerio dall’afa, seduti sotto i condizionatori, fuori fa caldo !!). I gestori allibiti decisero così di chiudere quel Mac Donald fallimentare.
La focaccia tradizionale aveva sconfitto il grande colosso americano. Morale: in ogni paese ci sono prodotti tradizionali di nicchia difficili da superare.
Volete, di mattina, a colazione mettere un trancio di focaccia calda, farcita con un velo di mortadella e uno di provolone Auricchio, con un panino Mac Donald? Non c’è competizione….
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