Due ragazzi girano il video di Sandrelli che prende fuoco e non lo aiutano
Francesco Sandrelli prende fuoco nella sua auto, due ragazzi girano il video e non lo aiutano: muore il 24 marzo dopo giorni di agonia. Si indaga per omissione di soccorso.
Rocco Michele Renna
Si è spento lo scorso 24 marzo, al Sant’Eugenio di Roma, Francesco Sandrelli di 53 anni, pittore di Cortona (Arezzo), che era stato ricoverato in seguito alle gravi ferite riportate nell’incidente nel quale prese fuoco insieme alla propria vettura, sul Grande Raccordo Anulare a Roma il 6 febbraio scorso.
Quel giorno, mentre la Volkswagen Golf prendeva fuoco con il suo guidatore dentro l’abitacolo, qualcuno di passaggio decise di filmare e condividere quanto accaduto su un canale social… Ora è ricercato per omissione di soccorso
Lo hanno filmato, ironizzando su quanto accadeva, mentre l’uomo era avvolto tra le fiamme, Questa è una delle frasi che si sentono nel video che ritrae l’auto di Sandrelli a fuoco sul Grande Raccordo Anulare: “A zi hai pijato foco? ….. Senti che callo mamma mia “.
Stando ad una prima ricostruzione, due ragazzi, transitando nel punto dell’accaduto, anziché prestare soccorso all’uomo 53enne deceduto poi il 24 marzo a causa delle gravi lesioni riportate, hanno tirato fuori il cellulare, prendendolo oscenamente anche in giro. Nel filmato si vede l’uomo che accosta sul lato destro della carreggiata. Esce dalla macchina con gli abiti in fiamme. I due che girano il video nemmeno si fermano. Il passeggero dice: “Questo lo mandiamo a Welcome to favelas”. Ovvero una pagina Facebook e Instagram a cui si inviano contributi audio e video sul degrado di tutti i giorni nelle città.
Poi il guidatore accelera e il filmato si interrompe, ma finisce online. Ma poco dopo i gestori della pagina decidono di rimuovere il video. La diffusione del video si verifica mentre l’uomo è in ospedale gravemente ustionato, dove i medici cercano, senza successo, di salvargli la vita.
Al Sant’Eugenio di Roma, l’artista Francesco Sandrelli, che era stato ricoverato in seguito alle gravi ferite riportate nell’incidente nel quale era rimasto gravemente ustionato, si è spento.
I familiari vogliono giustizia, denunciano tutto. Il pm, dopo l’esposto presentato dalla famiglia, ha aperto il fascicolo per omissione di soccorso. la Procura di Roma sta indagando per individuare chi ha ripreso la scena inviando il filmato alla pagina Instagram “Welcome to Favelas” con tanto di sghignazzi su quanto stava accadendo. Adesso, il giovane autore del video è indagato per omissione di soccorso.
L’accertamento delle cause dell’incidente è stato affidato ad un perito.
Anche il sindaco Luciano Meoni, in una nota di cordoglio dell’amministrazione comunale di Cortona, non era rimasto in silenzio sul caso: “Non possiamo restare indifferenti riguardo un episodio così come ci è stato rappresentato. Ci auguriamo pertanto che venga fatta luce e si accertino le eventuali responsabilità”.
In questo grave fatto di cronaca possiamo assistere, purtroppo, al degrado del Quoziente intellettivo umano, come si scrisse tempo addietro nell’editoriale du: “Christophe Clavé” . Speriamo che i colpevoli vengano assicurati alla giustizia e comprendano che la vita non è un gioco da postare sui social E’ incredibile a che basso livello possa arrivare la crudeltà e stupidità umana, troppe volte strettamente connesse.
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