Fare la spesa.
In pochi giorni le abitudini sono cambiate. E stiamo riscoprendo con “il negozietto di prossimità” prodotti freschi e sapori, che non ricordavamo più.
Maria Catalano Fiore
Proprio in questi giorni di restrizioni delle abitudini sociali e di più tempo da trascorrere in famiglia: primi giorni, assalto ai supermercati, ma è un virus, non è una carestia !
Poi l’accesso è stato regolamentato, ingresso massimo di dieci persone per volta, niente bambini ululanti nelle corsie, personale con guanti e mascherina, distanza di sicurezza alle casse. Io, come da abitudine, ho preso le solite cose, magari un pacco in più di zucchero o di sale, pasta, qualcosa di verdura e qualcosa di surgelato. In pochissimo tempo, corsie vuote, rare persone, le ruote del mio carrello cigolanti…Poi in cassa, in fila, a distanza di sicurezza, una signora anziana si affannava dietro un carrello carico di pasta di ogni tipo. Al commesso veniva da ridere e dice: ” Signora, ma deve nutrire un reggimento?” “Noo! E se poi finisce?” “Ma signora mia, abbiamo lo stabilimento della ……….. a pochi Km, con 4 enormi capannoni zeppi di pasta pelati e biscotti che non so quando smaltiranno, se dovesse esplodere pioverebbero orecchiette e penne per diversi giorni !!”; sorrideva sotto la mascherina. “Signora, le consiglio di lasciare un po di pasta e prendere pelati, scatolame, formaggi, zucchero, sale, tonno e altre cose a lunga conservazione, e magari frutta e verdura che le fanno bene.”
La scenetta era divertente, un gentile commesso ha accompagnato la signora. Ho pagato e poi ho pensato che un poco di provviste in casa le avevo, come sempre, quando si lavora è così. Forse non e’ meglio, mi sono chiesta, riprendere le buone abitudini? Prendere il pane dal panificio, fresco e croccante, dove generalmente ci sono anche salumi e formaggi freschi ed altro. Fermarsi da un contadino, vicino casa che commercia prodotti suoi, verdura freschissima, ecc….. ed ho considerato che, anziché fare la fila al supermercato e cercare magari un prodotto esaurito, è molto meglio, in questi giorni in cui abbiamo più tempo per pensare, servirsi della bottega sotto casa, prodotti buoni, prezzi identici e ristabilire quei bei rapporti di una volta tra massaia e pizzicagnolo.
Sicuramente portare a casa una bella focaccia, non incelofanata, ma appena sfornata, calda e profumata, un pò di mortadella ed provolone buoni, per farcirla, è sicuramente una festa!! E tutta la famiglia potrà sorridere. E come me ho visto parecchie donne, riprendere queste abitudini, scambiare due chiacchiere, sempre a distanza di sicurezza , ecc….. Che questo Virus ci faccia bene, tutto sommato, almeno nei rapporti umani? Che ci faccia riscoprire la piccola e sana economia che stavamo distruggendo con in nostri Super-Iper mercati?