Giornata mondiale dell’infermiere
Oggi, 12 maggio, è la giornata mondiale dell’infermiere. Anche Papa Francesco li ha ricordati nella sua preghiera a Santa Marta
Vito Longo
In un mondo attanagliato dalla morsa del Coronavirus, un ruolo da protagonisti, assieme ai medici, lo hanno sicuramente recitato gli infermieri. E oggi, 12 maggio, si celebra, come ogni anno, la “Giornata mondiale dell’infermiere”. La ricorrenza è stata istituita nel 1965 dal Consiglio Internazionale degli Infermieri. La scelta della data del 12 maggio la si ha nel 1974: viene celebrato l’anniversario della nascita di Florence Nightingale, avvenuta il 12 maggio del 1820 e considerata la fondatrice della moderna assistenza infermieristica.
Il sindacato Fials ha snocciolato dei numeri tremendi. «12mila infermieri sono stati contagiati dal Covid e 39 sono morti”. Nella consueta messa mattutina a Santa Marta, anche Papa Francesco ha dedicato loro la sua preghiera, parlando di una professione “che è qualcosa di più di un lavoro: è una vocazione».
Anche il ministro Speranza ha voluto testimoniare la sua vicinanza alla categoria con una lettera inviata alla presidente della federazione degli infermieri (Fnopi) Barbara Mangiacavalli. «Nella prova durissima che l’Italia si è trovata ad affrontare l’impegno speso per vincere questa sfida ha assunto il volto degli infermieri che, insieme ai medici e agli altri professionisti e operatori sanitari, abbiamo visto in prima linea nei giorni più drammatici. Il vostro lavoro, da sempre essenziale al funzionamento del Servizio sanitario nazionale, mai come in questa stagione ha rivestito, e rivestirà sempre di più, un ruolo fondamentale nei servizi sul territorio, negli ospedali, ma anche a domicilio, nel contatto stretto con le famiglie. Un lavoro che va sostenuto con un impegno altrettanto concreto da parte dello Stato per una tutela forte del diritto costituzionale alla salute».
Infine, il monito degli infermieri. «Ricordate i nostri sforzi tutti i giorni e non solo in questa o in altre fasi difficili».