I virologi incravattati
Una carrellata del nostro editorialista Mimmo Loperfido. Dai battibecchi tra Pregliascon e Galli, alla Catalend, costretta dalla burocrazia laziale ad investire nel Regno Unito.
Mimmo Loperfido
Pregliasco dice che le cravatte sono un covo di germi: guai ad usarle, non vanno indossate neppure a Pasqua. Galli ha replicato: “sciocchezze!“. A quanto sembra lui le avrebbe usate anche da ragazzo, quando partecipava alle riunioni con Mario Capanna. Verosimilmente, non se le toglieva neppure quando con i compagni, a squarciagola, intonava: “bandiera rossa la trionferà…“. A proposito di virus, virologi e vaccini, ecco una pessima notizia da Anagni. La società Catalent, tra le più importanti nel settore, ha deciso di rinunciare ad un ambizioso progetto: investimenti per 100 milioni di euro e 100 assunzioni per altrettanti giovani ricercatori. La ragione? Da mesi l’azienda attende senza alcun riscontro, un parere riguardante le autorizzazioni dalla burocrazia laziale. Considerato l’imbarazzante silenzio, investimenti e assunzioni sono state dirottate, guarda caso, verso il Regno Unito. Cosicché, mentre tra virologi si discute di cravatte,, la Sagunto degli investimenti è stata espugnata dalla Brexit.
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