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Lavrov: “Sono le armi dell’Occidente ad allungare la guerra”
GP
La dichiarazione su riportata di Sergei Lavrov, sulle responsabilità dell’Occidente nel prolungare la “guerra”, suscita -a prescindere dal contenuto- un dubbio immediato: “Scusate, ma solo per i giornalisti ed i comuni cittadini russi sono previsti -con legge speciale recentissima approvata dalla Duma- fino 15 anni di galera, se dici o scrivi che c’è una guerra o un’invasione e non “un’operazione militare speciale … bla … bla … “? Per Lavrov e cerchio magico di Putin c’è un’esenzione e, quando è stata concessa”? Misteri russi.
Gli ha fatto eco Dmitry Medvedev che, da quando aveva smesso di tenere in caldo la poltrona presidenziale di Putin, era caduto nell’oblio totale. Dopo i misteri il miracolo russo dell’operazione speciale, ed il ventriloquo dell’Orso Vladimiro è riapparso. Affermato -senza chiarire il perché- che adesione dell’Ucraina alla Nato rappresenta un pericolo maggiore per la Russia, rispetto all’adesione di Svezia e Finlandia, ha subito alzato i toni: “Per noi la Crimea fa parte della Russia, e questo é per sempre. Qualsiasi tentativo di invadere la Crimea equivarrebbe a una dichiarazione di guerra contro il nostro Paese. Se uno Stato membro della Nato fa una tale mossa, porterà a un conflitto contro l’intera Alleanza del Nord Atlantico, la terza guerra mondiale, un disastro totale. Gli oppositori della Russia si aspettano che o si inchinerà a loro o la sua economia crollerà, ma ciò non accadrà“.
Mi rivolgo a Lavrov che, rozzezza a parte, sembra forse poter capire. Con Medvedev inutile: “ad impossibilia nemo tenetur”. Caro Lavrov, lei afferma: “Sono le armi dell’Occidente ad allungare la guerra”. E’ vero che l’Occidente e l’Italia, in primis, subiscono da tempo una martellante propaganda russa, che notoriamente sostiene che l’asino vola (oggi ad es, il supermercato di Kremenchuk, con dentro un migliaio di ucraini a fare la spesa, preso di mira e distrutto da un missile russo ad alta precisione, con scia di morti e feriti, secondo il Cremlino “era un deposito di armi”), ma se tantissimi russi (non tutti fortunatamente) li avete ridotti, col vostro indottrinamento quotidiano, a delle amebe senza nessun senso critico, da noi c’è ancora, purtroppo per voi, una larga maggioranza che ragiona, salvo i minions, più rumorosi, che numerosi.
Senza le armi, gli ucraini li avreste massacrati tutti e, nella residua parte minore, schiavizzati: sappiamo perfettamente quanto avviene nelle città ucraine illegalmente occupate e detenute, dove cercate disperatamente e pervicacemente di far scomparire un’etnia e la sua cultura.
Lavrov, lei sarebbe il numero 1 della “diplomazia russa” ed usa certi modi e si permette certe uscite?
State proprio messi male in Russia. Povero Orso Vladimiro, ma chi ha colpa del suo mal, pianga se stesso.
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