Il metano ci dà una mano?
Il gas di Abdel Al-Sisi ci fa cadere dalla padella alla brace?
Mimmo Loperfido
Il gas firmato Abdel Al-Sisi (in copertina), leader egiziano, “puzza“: quindi, meglio lasciarlo lì dov’è.
Di puzza andiamo in puzza. Può essere che Draghi e Di Maio l’altro giorno ad Algeri, non abbiano avvertito i cattivi odori esalanti dalle carceri? In quel Paese tutti gli oppositori del regime sono in cella. Per la cronaca, una quarantina di loro, sta facendo lo sciopero della fame per denunciare abusi e violazioni alle libertà individuali.
A quanto sembra cercheremo gas anche in Africa e nell’est europeo. Gli scettici sostengono che da quelle parti Putin abbia più amici di noi; terre in cui, si dice, non vivano molti estimatori di Jean Jacques Rousseau.
In definitiva, non sarà facile trovare in giro gas ideologicamente puro; manco a pagarlo cinque volte di più, come stiamo per fare…
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