Il miracolo di San Gennaro a Napoli
Una tradizione a metà tra devozione e superstizione
Rocco Michele Renna
Napoli, 19 settembre 2023
Una grande festa si è svolta oggi a Napoli in onore del suo santo patrono, San Gennaro. Nel Duomo della città, migliaia di fedeli, cittadini e turisti si sono riuniti fin dalle prime ore del mattino per assistere al miracolo di San Gennaro, un evento atteso con ansia e venerazione da generazioni.
Questo straordinario fenomeno si è ripetuto anche quest’anno, portando gioia e gratitudine tra i napoletani. L’annuncio del miracolo è avvenuto alle 10.03, quando il fazzoletto bianco è stato sventolato dall’altare. Un lungo applauso ha accolto questa benedizione, mentre alcuni fedeli hanno esclamato con fervore: “Viva San Gennaro!”.
La liquefazione del sangue di San Gennaro è un evento che si verifica tre volte all’anno: il 19 settembre, in occasione della festa di San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio e il 16 dicembre. Questo prodigio è interpretato dalla comunità come un segno di buon auspicio per la città di Napoli e per l’intera regione Campania.
Il Duomo di Napoli è rimasto aperto per l’intera giornata, dando la possibilità ai devoti di partecipare a questa solenne celebrazione. Alle 9.45, l’arcivescovo Domenico Battaglia, accompagnato dall’abate monsignor Vincenzo de Gregorio e dal sindaco Gaetano Manfredi, ha aperto la cassaforte contenente le ampolle del sangue di San Gennaro. Queste ampolle sono state poi posate sul tronetto, portato a spalla dai seminaristi fino all’altare maggiore della Cattedrale.
Alle 10.00, ha preso il via la celebrazione eucaristica, durante la quale l’attesa per il miracolo è palpabile tra i presenti. La liquefazione del sangue è stata annunciata con gioia, e l’arcivescovo Battaglia ha poi portato le ampolle all’esterno della Cattedrale per mostrarle alla città.
Dopo la cerimonia, l’ampolla contenente il sangue è stata affidata a un canonico per la venerazione del popolo, che si è protratta fino alle 12.30. Le preghiere e la venerazione sono poi riprese nel pomeriggio, dalle 16.30 alle 18.30.
Il miracolo di San Gennaro è un evento che mescola devozione, superstizione, fede, leggenda e storia. Per molti napoletani, ha un profondo significato sia spirituale che culturale. Tuttavia, se il sangue non si scioglie in una delle tre occasioni previste, l’atmosfera cambia e l’apprensione cresce tra la popolazione. Per alcuni, è un presagio negativo per la città o una preoccupante indicazione di possibili sciagure.
La storia ci ricorda che il miracolo non si è verificato in alcuni anni cruciali, come nel 1939 e nel 1940, in concomitanza con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale e l’entrata dell’Italia nel conflitto. Altri casi noti includono il 1943, quando Napoli fu occupata dalle truppe naziste, il 1973, durante un’epidemia di colera, e il 1980, in seguito al terremoto in Irpinia. In tempi più recenti, il 2016 è stato segnato da grandi incendi sul Vesuvio e un terremoto a Ischia, mentre il 2020 ha visto l’inizio della pandemia di COVID-19.
Nonostante le interpretazioni e le credenze, il miracolo di San Gennaro rimane uno degli eventi più significativi e profondi della tradizione napoletana, un momento di riflessione, devozione, timore e speranza per la città e il suo popolo.
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