Il Pm al Ruby ter: “Karima come la moglie di Mario Chiesa”
“Quando scopre il tradimento va a vuotare il sacco”
La redazione
Karima El Marough, la giovane marocchina nota al pubblico con il soprannome di Ruby, si è comportata come la moglie di Mario Chiesa, ex presidente del Pio Albergo Trivulzio di Milano, arrestato il 17 marzo 1992, provvedimento che da la stura a Tangentopoli.
Lo afferma Luca Gaglio, pm di Milano, nella requisitoria nell’aula del processo Ruby ter, che vede Silvio Berlusconi e altre 28 persone imputate, a vario titolo, per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza.
Il magistrato della pubblica accusa equipara il comportamento di Ruby a quello della moglie di Mario Chiesa. Scoperto che il marito la tradiva, si vendica recandosi in procura dove “va a vuotare il sacco” rivelando ai magistrati milanesi l’esistenza dei soldi nascosti da Chiesa in un conto svizzero.
Secondo Gaglio, Ruby seguì lo schema: scoperto che il suo compagno all’epoca, Luca Risso, la tradiva in Messico, “la sua rabbia diventa esplicita e non fa che ripetere che le risorse da lui utilizzate sono soldi suoi”.
Silvio Berlusconi, accusa il Pm: “Decise di pagare per il silenzio e per le menzogne” di Ruby ed altre ragazze delle feste del “bunga bunga” di Arcore.
Secondo l’accusa, infatti, Berlusconi corruppe gli ospiti delle serate di Arcore, ascoltati come testimoni nel processo Ruby perché non rivelassero cosa accadeva nei dopocena nella saletta del “bunga bunga”. Testimonianza false, ha precisato il magistrato, frutto di un “accordo” raggiunto tra l’ex premier e le ragazze dei festini di Villa San Martino.
“Un accordo che nei suoi tratti generali emerge da plurime fonti investigative: varie telefonate tra alcune di queste ragazze, tra loro e Silvio Berlusconi, messaggi e chat tra le ragazze e ragioner Spinelli”, sottolinea Gaglio. “Emerge in modo chiaro” dagli atti del processo che “a queste ragazze era stato assicurato che sarebbero state a posto con un pagamento di 2.500 euro mese e una casa per rendere testimonianze false, mentire in tribunale e non rilasciare interviste ai media” del sex gate di Arcore.
Gaglio, ha poi passato ai raggi X la figura di Ruby: una ragazza che incassati i soldi da Berlusconi disponeva di “un patrimonio ingente” e manifestava “una vera e propria compulsione a spendere, mantenendo uno stile di vita improntato a spendere il più possibile”. Foraggiata” dall’ex premier che avrebbe promesso a Ruby oltre 7 milioni di euro in cambio del suo silenzio sulle serate del “bunga bunga”.
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