Il rispetto, che nome ha?

Una riflessione amara sul genere umano, ma anche una speranza che spunta prepotente tra le righe

Redazionale: a cura di Teresa Laraia

Nella vita ci sono tre fasi: la nascita, il vissuto e la morte.

In ognuna di queste fasi decidiamo a chi donare rispetto.

Molte volte il rispetto ha un volto, un nome, un sentimento.              

Con chi ci ha donato la vita, il rispetto prende il nome di genitori.

Il rispetto prende il nome di gratitudine, se ci viene permesso di vivere con dignità.

Il nome del rispetto è amore, quando decidiamo di rispettare i più deboli.

Il nome del rispetto è disprezzo.

Quando invecchiamo, ci ammaliamo e non mostriamo più gratitudine per quel corpo che ci ha donato …… Tanto.

Il nome del rispetto è opportunismo.

Quando siamo concentrati a rincorrere gente “rispettabile”, per usufruire di agevolazioni.

Il rispetto è un sentimento tanto nobile, lo usiamo a nostro piacimento.

Chiedete a chi vi ama incondizionatamente: “come ti chiami?”, è così che troverete il volto e il nome del vostro carissimo rispetto.

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