Inverno epocale in arrivo: freddo intenso e abbondanti nevicate da dicembre
Il 2023-2024 potrebbe rivivere un inverno simile al 1987 con il ritorno del Burian e precipitazioni nevose sopra la media.
Rocco Michele Renna
Mentre ci avviciniamo all’inverno, gli appassionati di meteorologia e il pubblico in generale stanno osservando con crescente interesse le previsioni per la stagione invernale 2023-2024. Secondo i modelli fisico-matematici più affidabili, sembra che ci stiamo dirigendo, secondo i meteorologici, verso un inverno storico caratterizzato da freddo intenso e abbondanti nevicate già a partire da dicembre. Questa tendenza porta a confronti con l’inverno del 1987, con la prospettiva del ritorno del Burian.
Il modello matematico europeo, l’ECMWF, noto per la sua precisione nelle previsioni a breve e lungo termine, sta cercando di tracciare l’evoluzione delle strutture bariche nell’emisfero settentrionale e il loro impatto sul clima in Italia. Le proiezioni indicano la possibilità di un forte blocco anticiclonico nel Pacifico settentrionale, noto come La Nina. Questo potrebbe portare a un sistema di bassa pressione sul Canada orientale e a un’oscillazione della corrente a getto tra queste due strutture bariche. Inoltre, l’ECMWF prevede una configurazione NAO positiva nel Nord Atlantico, che potrebbe favorire l’arrivo di condizioni invernali in Europa.
Se l’Alta Pressione delle Azzorre dovesse estendersi verso le latitudini europee, bloccando la corrente a getto, potremmo aspettarci un’affluenza di correnti gelide dalla Russia settentrionale, portando nevicate anche in pianura e gelo diffuso. Tuttavia, come sottolineato dagli esperti, la meteorologia non è un’equazione esatta, e le previsioni rimangono soggette a variazioni.
Gli ultimi due inverni sono stati contrassegnati da condizioni climatiche atipiche, con temperature superiori alla media e precipitazioni nevose limitate. Tuttavia, le proiezioni per l’inverno 2023-2024 indicano un possibile ritorno a condizioni più tipiche della stagione, con temperature più basse e precipitazioni nevose più abbondanti.
Se queste previsioni si avverassero, potremmo aspettarci una stagione invernale con nevicate più abbondanti rispetto agli ultimi anni, in particolare sulle montagne. Questo rappresenterebbe una significativa inversione di tendenza, portando benvenute precipitazioni nevose anche a quote più basse. Tuttavia, va sottolineato che l’affidabilità delle previsioni a lungo termine rimane limitata.
Nonostante le previsioni, la meteorologia è ancora un campo soggetto a variazioni e sorprese, ed è importante ricordare che l’andamento del clima è influenzato da numerosi fattori complessi. Resta da vedere come si evolverà effettivamente l’inverno 2023-2024, ma l’aspettativa di un inverno più tipico è sicuramente motivo di interesse e discussione tra gli appassionati del clima.
In meteorologia ci si basa sulle esperienze passate per elaborare delle probabilità che potrebbero acquisire certezza solo a distanza di 2 o 3 giorni. Figuriamoci da adesso fino all’inverno, mancano ancora due mesi. Auguriamoci che non accadano eventi troppo estremi, dato che con il surriscaldamento del pianeta, ormai, tutto sembra possibile, persino la neve ad agosto, come suggerisce la famosa canzone scritta da Vincenzo D’Agostino e interpretata da Gigi D’Alessio in duetto con la compagna Anna Tatangelo, intitolata “Un nuovo bacio”. Restiamo in attesa e prepariamoci a una stagione invernale che potrebbe riservare molte sorprese.
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