Aiea: “A Zaporizhzhia servono con urgenza misure per prevenire un incidente nucleare”

Lo si legge nel rapporto dell’organo di sicurezza delle Nazioni Unite

La redazione

 L’AIEA, Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha pubblicato e reso noto il suo rapporto sulla sicurezza nucleare nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, sita nel sud-est dell’Ucraina ed occupata dai militari russi.
Per l’organo delle Nazioni Unite c’è “urgente necessità di misure provvisorie per prevenire un incidente nucleare presso l’impianto. Si legge anche che l’AIEA è “gravemente preoccupata”.

Una situazione, quella in Ucraina “senza precedenti”. “È la prima volta che si verifica un conflitto militare nei pressi delle strutture di un vasto programma consolidato di energia nucleare. Un incidente nucleare può avere gravi ripercussioni all’interno del Paese e oltre i suoi confini”, sottolinea l’Aiea.
In attesa della fine del conflitto e del ripristino di condizioni stabili, è urgente adottare misure provvisorie per prevenire un incidente nucleare derivante da danni fisici causati da mezzi militariQuesto può essere ottenuto con l’istituzione immediata di una zona di sicurezza nucleare e di una zona di protezione della sicurezza”.

Gli esperti nucleari delle Nazioni Unite hanno assistito ai bombardamenti nelle vicinanze della centrale nucleare di Zaporizhzhia, avvenuti durante il loro sopralluogo alla centrale, si legge anche il rapporto dell’Aiea, che parla di aver assistito “da vicino” ed hanno constatato i danni al manto stradale, alle pareti e alle finestre di vari edifici, come pure al cavalcavia che collega i sei reattori dell’impianto.

Il bombardamento “potrebbe aver avuto un impatto su strutture, sistemi e componenti relativi alla sicurezza e potrebbe aver causato impatti significativi sulla sicurezza, perdita di vite umane e lesioni al personale”.
Rafael Grossi, direttore generale dell’Aiea: “Sebbene gli eventi passati non abbiano ancora innescato un’emergenza nucleare, hanno rappresentato una minaccia costante per la sicurezza e la protezione nucleare perché le funzioni di sicurezza critiche potrebbero essere impattate”.

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