Le forze ucraine a Kiev contrattaccano

E la Russia ridimensiona gli obiettivi. Im punto sulla guerra in Ucraina.

Gianvito Pugliese

Volodymyr Zelenskiy non si stanca di sollecitare ulteriori colloqui con la Russia. Nel mentre Mosca ha reso noto che stava ridimensionando le sue ambizioni, e si sarebbe concentrata sul territorio rivendicato dai separatisti nell’est sostenuti e riconosciuti dalla sola Russia e dai suoi minuscoli satelliti. A convincerli lo stallo degli attacchi nel resto del Paese.

Ieri una dichiarazione del ministero della Difesa russo indicava un ridimensionamento degli obiettivi da raggiungere. Hanno anche dichiarato che la fase delle operazioni è stata quasi completata e che ora gli sforzi russi si concentreranno sulla regione del Donbas al confine con la Russia, che ha zone di territorio separatiste filo-Mosca.

Il potenziale di combattimento delle forze armate ucraine è stato considerevolmente ridotto, il che … consente di concentrare i nostri sforzi principali sul raggiungimento dell’obiettivo principale, la liberazione del Donbas“, ha reso noto Sergei Rudskoi, capo dello stato maggiore russo, Direzione Operativa.

Le forze separatiste sostenute dalla Russia combattono le forze armate ucraine regolari nel Donbas e nell’adiacente regione di Luhansk dal 2014. Hanno dichiarato l’indipendenza con la benedizione di Mosca, ma non riconosciuta dall’Occidente, alla vigilia dell’invasione del 24 febbraio.

Gli obiettivi della Russia ridimensionati potrebbero rendere più facile per il presidente Vladimir Putin rivendicare una vittoria, affermano gli analisti militari. 

Mosca tra gli obiettivi della la sua “operazione speciale”, come chiama ipocritamente la guerra portata all’Ucraina, includeva la smilitarizzazione e la “denazificazione” del vicino. L’occidente parla di un pretesto infondato per una guerra che mirava a rovesciare il governo di Zelenskiy per rimettere al suo posto il deposto oligarca ucraino filo-russo Viktor Yanukovich, già presidente ad interim dal 2010 al 2014.

Settimane di colloqui di pace non sono riuscite a compiere progressi significativi. Zelenskiy ieri in un video discorso ha reso noto che la resistenza ucraina ha inferto alla Russia “colpi potenti” ed ha proseguito: “I nostri difensori stanno guidando la leadership russa verso un’idea semplice e logica: dobbiamo parlare, parlare in modo significativo, urgente ed equo”.

In Polonia oggi Joe Biden, dicono dalla White House: “rilascerà osservazioni sugli sforzi congiunti del mondo libero per sostenere il popolo ucraino, ritenere la Russia responsabile della sua guerra brutale e difendere un futuro che è radicato nei principi democratici”.

La dura resistenza ucraina ha impedito alle truppe russe di conquistare ed occupare almeno una delle principali città, nonostante la guerra “lampo” russa sia già entrata nel secondo mese. Hanno, però bombardato le città, devastato le aree urbane e privato delle loro case un quarto dei 44 milioni di ucraini.

Più di 3,7 milioni sono fuggiti all’estero, metà nella vicina Polonia a ovest, dove ieri Biden ha incontrato i soldati dell’82a divisione aviotrasportata dell’esercito americano, che rafforzano il fianco orientale dell’alleanza NATO

Ieri Biden: “Centinaia di migliaia di persone sono state tagliate fuori dall’aiuto delle forze russe e sono assediate in luoghi come Mariupol. È come qualcosa uscito da un film di fantascienza.” chiaro riferimento alla barbarie russa che ha trasformato il panorama delle città ucraine in una visione da day after

Il fumo sale dopo i bombardamenti vicino a Kiev

Le riprese del porto sud-orientale di Mariupol, che ospitava 400.000 abitanti, mostrano edifici distrutti, veicoli bruciati ed abitanti sopravvissuti, che sotto shock vagano in cerca di acqua e provviste. Le vittime sono state sepolte in tombe comuni improvvisate. Circa 300 persone sono state uccise il 16 marzo. nel bombardamento del teatro di Mariupolm dove parte della popolazione si era rifugiata.

La Russia ha negato di aver bombardato il teatro o preso di mira i civili. Infatti, il Teatro, intristito dalla programmazione sospesa, si è suicidato.

Al fronte nelle vicinanze di Kiev è stata fermata per settimane l’avanzata delle due principali colonne corazzate russe, inchiodate dalla resistenza ucraina una a nord-ovest e l’altra ad est della capitale. Un rapporto dell’intelligence britannica descrive una recente controffensiva ucraina che ha respinto i russi ad est, costringendoli ad arretrare di decine di chilometri, Nel rapporto si legge: “I contrattacchi ucraini e le forze russe che ripiegano su linee di rifornimento troppo estese, hanno permesso all’Ucraina di rioccupare città e posizioni difensive fino a 35 km (22 miglia) a est di Kiev”.

Volodymyr Borysenko, sindaco di Boryspol, un sobborgo orientale dove si trova il principale aeroporto di Kiev, ha detto che 20.000 civili hanno evacuato l’area, rispondendo a una richiesta di liberare l’area in modo che le truppe ucraine potessero contrattaccare.

Sul fronte a nord-ovest di Kiev le forze ucraine tentato l’accerchiamento delle truppe russe nei sobborghi di Irpin, Bucha e Hostomel, ridotti in rovine da pesanti combattimenti.

Anche le città di Chernihiv, Kharkiv e Sumy a nord e ad est di Kiev hanno subito devastanti bombardamenti. Chernihiv era circondata dalle forze russe, ha detto il suo governatore.

La Gran Bretagna finanzierà forniture alimentari per un valore di 2 milioni di sterline (2,6 milioni di dollari) per le aree circondate dalle forze russe.

Le Nazioni Unite hanno confermato 1.081 morti civili e 1.707 feriti in Ucraina dall’invasione, ma, finalmente, dichiarano che il bilancio reale è probabilmente più alto. Purtroppo molto più alto.

Il ministero della Difesa russo dichiara 1.351 soldati russi uccisi e 3.825 feriti, ha riferito l’agenzia di stampa Interfax. L’Ucraina sostiene che sono non meno di 15.000 soldati russi morti.

A migliaia di miglia dall’Ucraina, la Russia sta conducendo esercitazioni militari (deja vu al confine con l’Ucraina ed in Bielorussia, due delle tre direttrici dell’invasione del Paese) sulle isole rivendicate da Tokyo. Lo riferiscono i media giapponesi di oggi. Le esercitazioni sono iniziate subito dopo dopo che Mosca aveva interrotto i colloqui di pace con il Giappone a causa delle sanzioni sull’invasione dell’Ucraina. 

Ennesima conferma che non è la sola Nato che la Russia vuole sconfiggere e considera sua nemica.

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