Leontine, una gran donna, al fianco del grande Giuseppe De Nittis.
Dietro un grande uomo, c’è sempre una grande donna. Mai proverbio fu più vero. Leontine, di due anni più grande del marito, fu una presenza discreta, ma fondamentale accanto al marito. Nessuno può giurarci, ma senza Leontine forse De Nittis non avrebbe raggiunto quei traguardi.
Maria Catalano Fiore
“Mia cara piccola moglie” la definiva De Nittis, ma dobbiamo a lei, donna colta di gran classe la carriera e, soprattutto il lascito del suo intero patrimonio delle opere pittoriche al Comune di Barletta.
Dal suo testamento ” Al Municipio di Barletta, Italia, tutti i libri, quadri, studi, incisioni, pregandoli di prestarne anche ad altri musei per la maggior gloria del loro compatriota, eccettuata alla Francia. Conto sul loro onore e patriottismo e mettendo l’espressa condizione che niente sarà giammai venduto, né con vendita all’asta, né altrimenti.” Una consistente donazione di 146 dipinti, 61 incisioni, 150 libri autografati ed altro ancora. Dopo il trasporto, dalla Francia e vari spostamenti e collocazioni provvisorie, finalmente,da diversi anni, sono tutte raggruppate nel restaurato Palazzo della Marra, una autentica galleria a tre piani, la vera “Casa De Nittis “ come nelle volontà di Leontine.
Leontine Lucille Gruvelle è in quell’elenco di donne che hanno stimolato, creato la fama del proprio uomo, per poi donarne il patrimonio per rimpolpare il patrimonio artistico italiano. E’ stata la sua modella, la sua musa ispiratrice, la sua amante, la sua mecenate, consigliera e gallerista ed infine sua moglie. Ma perchè Leontine ha sul maestro questo grande ascendente?
Giuseppe De Nittis che tutto il mondo riconosce come uno dei maggiori pittori impressionisti di fine 800, nato a Barletta (BAT), il 25 febbraio 1846, figlio di ricchi proprietari terrieri , rimane drammaticamente orfano da piccolo. I suoi nonni prima, e suo fratello maggiore poi, lo mandano in convitto a studiare. Successivamente, seguendo le sue inclinazioni, prima in Accademia a Napoli, dove è tra i fondatori della Scuola di Resina, poi a Firenze, poi a Parigi, dove nel 1869, a soli 23 anni conosce e poi sposa Leontine, di buona e colta famiglia borghese, con due anni in più. E’ con Leontine che, De Nittis, matura e si crea, finalmente, una sua famiglia e dei veri rapporti sociali. Diventa amico di Eduard Manet, viaggia molto, poi Degas, Pisarro, Sisley. ecc….le sue opere diventano sempre più famose e stimate al Salone Internazionale. Le sue tele migliori, realmente impressioniste sono però quelle , dipinte nei suoi soggiorni italiani in cui emergono le campagne campano-pugliesi, nel tratto da Napoli a Barletta.
Nel 1875 Giuseppe De Nittis viene nominato Cavaliere dell’ordine della Corona d’ Italia quale Maestro distintosi per la Patria.
Nel 1884 , Giuseppe De Nittis, nuore, abbastanza giovane, per un aneurisma cerebrale a Parigi dove è sepolto. Sulla sua lapide un epitaffio di Alessandro Dumas figlio.
Leontine continua modestamente la sua vita, preservando e tenendo lezioni sulle pere del suo amato, sino al 1912, quando in punto di morte redige il lascito del patrimonio, in toto, al Comune di Barletta.
Per chi volesse visitare questa “Casa De Nittis”, Palazzo della Marra, e’ possibile prenotare le guide, del “Gruppo Leontine“