Macron, una vittoria di Pirro
Una lettura particolare, quella della pillola giornaliera di Mimmo Loperfido, con un vincitore considerato perdente.
Mimmo Loperfido
Un successo piuttosto amaro per Emmanuel Macron: lo testimoniano il tracimante astensionismo, la rinnovata violenza di uomini e donne in gilè ed infine l’analisi dei flussi elettorali.
Il Presidente ha rivinto grazie al prestito a titolo gratuito di milioni di elettori euroscettici ma diversamente “lepenniani“.
Per di più tra qualche mese dovrà affrontare le elezioni legislative ed è ancora fresco il ricordo degli esiti del primo turno: Il 60% dei francesi è contro di lui.
Cinque anni fa si incamminò verso l’Eliseo col piglio pugnace di un’oca del Campidoglio; di qui a giugno la sua postura sarà piuttosto incerta, molto simile a quella di una pavida anatra che teme di restare azzoppata.
E l’Europa? Se a parlare per tutto il vecchio continente sarà un leader senza partito e senza maggioranza, certamente questo creerà molti imbarazzi. Lo starnazzare di un palmipede non ha il vigore di un tono baritonal.
E madame Marine che fa? Sta attendendo impaziente il suo re d’Epiro a Filippi, pardon, a “Maleventum “.
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