Medaglia a due facce
Comportamenti e regole sono le due facce di una stessa medaglia, se preferite, in epoca di carenza per molti, di una moneta.
Da un lato i comportamenti: ieri sul Naviglio nel cuore di Milano, all’inizio del 4 giorno dalla riduzione del lockdown (confinamento), tantissimi ragazzi a passeggio, molti dei quali senza mascherine ed irrispettosi delle distanze di sicurezza. La possibilità del take away (porta via), scusatemi, correttamente, “di utilizzare l’asporto da bar e ristoranti”, previsto dalle disposizioni in vigore per andare incontro ad esigenze primarie serie, è diventata occasione per brindisi collettivi a base di birra o altro, o di picnic con gli “affetti stabili” e non solo.
Beppe Sala, Sindaco di Milano, ha tuonato attraverso i social, in brutale sintesi: se continuate così, io scrivo domani (oggi per chi scrive l’articolo e chi lo legge) un’ordinanza e chiudo tutto. E sui social non era il solo ad evidenziare il pericolo derivante da tali comportamenti irresponsabili, anzi. Un coro corposo ed unanime di cittadini hanno stigmatizzato l’incoscienza di pochi, che mette in pericolo i tanti, in pratica tutti.
Attilio Fontana, Governatore della Lombardia, lo cito virgolettato. Da un lato “Se ci comporteremo con attenzione e seguendo le prescrizioni che ormai conosciamo, potremo conquistare un altro spazio di libertà e favorire così la piena ripartenza, soprattutto in vista della tappa del 18 maggio“, dall’altro “Questo è un momento delicatissimo i cittadini, che hanno capito di dover rispettare le regole del lockdown, mi auguro rispettino anche quelle necessarie nella Fase 2“. Sarà che la mia fonte, principale ma non esclusiva. ha selezionato frasi ad hoc, ma è il Fontana di sempre: oggi “apriamo tutto“, domani: “chiudiamo tutto“, e viceversa. Unica costante: “tutto ciò non è colpa mia, nostra“(?), ma di altri, burocrati regionali compresi. A prescindere dall’insità contradditorietà delle dichiarazioni, traspare comunque la preoccupazione per comportamenti pericolosi e non previsti, da Fontana, come da Sala, come da Conte. Cito i vertici ma mi riferisco alle istituzioni che rappresentano.
L’altra faccia: sul fronte del fermo e per nulla timido richiamo al rispetto delle regole, insieme ai tantissimi cittadini preoccupati e responsabili, Iss (Istituto Superiore di Sanità). Da un canto dall’epidemiologo Gianni Rezza, ho ascoltato; “Le immagini di folla a Milano fanno preoccupare: economia e salute non sono in contrasto. Bisogna aumentare i controlli sanitari proprio per favorire le riaperture. Invito assolutamente a rispettare le norme di distanziamento sociale e l’uso di mascherine “, dall’altro dal Presidente dell’Istituto stesso, Silvio Brusaferro: “Allo stato epidemiologico attuale è difficile immaginare di poter riempire gli stadi. La fase 2 è molto delicata, è importante che il Paese riparta, ma il virus non ha cambiato né identità né caratteristiche, perciò violare le regole di comportamento per la prevenzione del contagio potrebbe facilitare la circolazione”.
Le facce della medaglia due. la conclusione una sola, magari banale e scontata: prudenza, prudenza, prudenza, che non significa rimanete “sequestrati”, se tali vi siete sentiti, ma rispettate regole. Fare i bulletti non vi rende più “fighi” solo dei grandissimi idioti.