Nuova eruzione vulcanica in Islanda: fontane di lava alte fino a 80 metri
Secondo evento eruttivo dell’anno, mette a rischio le comunità locali nonostante le misure preventive
Rocco Michele Renna
Un’altra spettacolare eruzione vulcanica ha scosso l’Islanda, con fontane di lava che si ergono fino a 80 metri nel cielo notturno. Questo è il secondo evento eruttivo dell’anno, seguendo quello del 14 gennaio che ha già causato evacuazioni e danni. Mentre il Paese si prepara ad affrontare le conseguenze, la comunità internazionale osserva con attenzione.
L’ufficio meteorologico islandese ha segnalato l’inizio dell’eruzione a nord di Sylingarfell, seguito da intensa attività sismica e, successivamente, dall’eruzione stessa. La fessura eruttiva, lunga circa 3 km, ha scatenato un flusso continuo di lava che minaccia le zone circostanti, tra cui il villaggio di pescatori di Grindavik, già colpito dall’eruzione precedente.
Nonostante l’apertura regolare dell’aeroporto internazionale di Reykjavik, Keflavik, e gli sforzi per deviare i flussi di lava, le autorità locali rimangono in allerta. La costruzione di dighe è in corso per proteggere le comunità e le infrastrutture critiche, ma il rischio di ulteriori eruzioni persiste a causa dell’accumulo di magma nel sottosuolo.
La situazione continua a evolversi mentre gli esperti monitorano da vicino l’attività vulcanica, cercando di mitigare i danni e proteggere le vite umane. In un Paese dove la terra stessa è viva e in costante mutamento, l’Islanda continua a essere un laboratorio naturale per lo studio dei vulcani e dei loro effetti sull’ambiente e sulla società.
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