Papa Francesco: “Un buon politico deve sempre puntare sulla pace”
““In nome di Dio, fermate la guerra”
La redazione
Papa Francesco, in attesa che martedì esca il libro “Vi chiedo in nome di Dio. Dieci preghiere per un futuro di speranza”, come anticipato da La Stampa nella sua edizione domenicale anticipa alcuni suoi scritti.
“Chiedo in nome di Dio che si metta fine alla follia crudele della guerra” … la “persistenza tra noi” è “il vero fallimento della politica”.
“Al rifiuto esplicito dei miei predecessori, gli eventi dei primi due decenni di questo secolo mi obbligano ad aggiungere, senza ambiguità, che non esiste occasione in cui una guerra si possa considerare giusta, non c’è mai posto per la barbarie bellica. Tantomeno quando la contesa acquisisce uno dei suoi volti più iniqui: quello delle cosiddette ‘guerre preventive’. La storia recente ci ha dato esempi, perfino, di ‘guerre manipolate’, nelle quali per giustificare attacchi ad altri paesi sono stati creati falsi pretesti e sono state contraffatte le prove. Per questo chiedo alle autorità politiche di porre freno alle guerre in corso, di non manipolare le informazioni e di non ingannare i loro popoli per raggiungere obiettivi bellici”.
“La guerra non è mai giustificata … non risolve mai i problemi che intende superare: forse lo Yemen, la Libia o la Siria, per citare alcuni esempi contemporanei, stanno meglio ri-spetto a prima dei conflitti?”.
“Servono dialogo, negoziati, ascolto, abilità e creatività diplomatica, e una politica lungimirante capace di costruire un sistema di convivenza che non sia basato sul potere delle armi o sulla dissuasione”.
Parole sante, che come al solito saranno lette in chiavi diverse a seconda della tesi che si vuol far prevalere. Approfitteranno certamente i falsi pacifisti d’antan. Quelli che nascondono dietro il pacifismo la volontà di consegnare l’Ucraina e gli ucraini, mani e piedi legati, al barbaro sterminatore, deciso a far scomparire la popolazione ucraina, che a suo giudizio, “semplicemente non esiste“. Non è certamente questo il significato ma vallo a spiegare a chi come le tre note scimmie ha scelto di non vedere, di non sentire e di non parlare.
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