Pensando….
Ricordi di sapori, odori, e soprattutto affetti.
Maria Catalano Fiore
Queste ricette della nonna rievocano tante cose, cose semplici, piccoli ricordi…..come le merende fatte con pane casereccio, fresco e guanciale di maiale affettato. Che buono, che profumo….
Molti pomeriggi, con mio nonno Antonio, nella nostra masseria, dopo la giornata lavorativa ci sedevamo sulla scalinata, in pietra, che portava alle camere e facevamo merenda. E’ vero che ero magra e piccoletta, ma i nonni, si sa ti mettono all’ingrasso. Io mi sedevo comoda, arrivava nonno con un tagliere, due fette di pane appena tagliato e un bel pezzo di guanciale dei nostri maiali, mi preparavo, con un tovagliolo e poi guardavo nonno.
Lui sorrideva, sotto i baffi, li aveva davvero! Era un piccolo rito: “Facciamo la scaletta?”. La scaletta non era altro che affettare le fettine in senso contrario in modo che mordendo il pane insieme al pane afferravo anche il pezzetto giusto di guanciale. Se non si tagliava era un po’ acrobatico riuscire a mordere entrambi, o mangiavi il pane o il guanciale, difficile anche da masticare, mentre facendo “la scaletta” tutto era risolto.
Poi lo guardavo eh…”un po’ di pepe?” Giusto, ci voleva anche quello! dopo i primi bocconi, di nuovo uno sguardo di intesa…Bisognava bere…Con aria indifferente nonno prendeva “u’ cicin” (la brocca ) dell’acqua fresca. Io no nonno, come dici tu “L’acqua fa la ruzzn’ au stomac” (l’acqua procura ruggine allo stomaco) allora ridendo, ma si un goccio di vino buono ci stà bene!
E così tutti soddisfatti, la nostra prelibata merenda, veniva anche bagnata da due dita del nostro buon vino rosso. Quanto sono preziosi ed irripetibili questi ricordi!
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