Pesce azzurro due volte a settimana riduce rischio cardiaco
Sono le conclusione di uno studio della McMaster University.
La Redazione
Uno studio è stato pubblicato sul Journal of American Medical Association Internal Medicine. Si tratta del lavoro degli scienziati della McMaster University, che hanno esaminato oltre 190 mila persone provenienti da 58 Paesi per correlare il consumo di pesce alle condizioni di salute.
Le conclusioni sono in breve sintesi queste: il consumo di pesce, almeno due volta a settimana, riduce fortemente il rischio d’insorgenza di malattie cardiovascolari e dal 21 al 18 per cento rende più bassi i tassi di mortalità.
“Sardine, sgombro, merluzzo, salmone, tonno, e tutte le varietà di pesce ricche di omega-3 possono portare a benefici a livello cardiaco, oculare e cerebrale, l’acido docosaesaenoico, o DHA, della categoria degli omega-3, in particolare, è fondamentale per la crescita e lo sviluppo dell’organo cerebrale, tanto che costituisce circa il 14 per cento degli acidi grassi nel cervello umano”. Pesce azzurro il primo consigliato, ma anche tonno e salmone, ovvero tutti i pesci ricchi di Omega tre portano benefici simili.
Ma una parola è riservata all’alimentazione in genere: “La dieta mediterranea – conclude Mente – ricca di verdura, frutta, legumi, noci, fagioli, cereali e pesce, rappresenta una delle abitudini alimentari più sane, in grado di ridurre il rischio di problemi legati a ipertensione, colesterolo alto e malattie cardiache”.
Piccolo non insignificante particolare, aggiungiamo noi: il pesce azzurro è quello che si pesca quotidianamente nei nostri mari. Dunque lo troviamo freschissimo ed a prezzi parecchio contenuti, cosa da non sottovalutare in tempi di crisi.
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