Prezzo del caffè alle stelle
Si teme il panico dei napoletani alla notizia
La redazione
I napoletani si sa, sono i maggiori intenditori e consumatori al mondo di caffè. Per il napoletano il caffè non è una bevanda, ma un vero e proprio rito. Si sono inventati quello con le 3C (c…… com cosc) elevato anche a 5C (c…… com cosc cuss cafè). Solo il napoletano, notoriamente tra gli uomini più fantasiosi al mondo, poteva inventarsi l’essenzialità dell’aria e dell’acqua di Napoli per un risultato ottimale.
Uscendo dal faceto e tornando velocemente al serio, il caffè è il prodotto che ha registrato il più grande aumento dei prezzi rispetto a qualsiasi altra merce.
Due i contratti futures su cui si misurano i prezzi del prodotto, quello sul caffè Ice Arabica e quell’altro su Robusta,
Il primo traccia il chicco di qualità superiore, ed a metà mattinata in Europa era sopra i 2,40 dollari per libbra (circa 450 grammi), più del doppio rispetto all’inizio di quest’anno. Il secondo che traccia un chicco, spesso di minore qualità ma più ricco di caffeina, è volato anche quello oltre i massimi da 10 anni che erano stati toccati martedì scorso.
Tra le cause dei vertiginosi aumenti la strozzatura delle catene di approvvigionamento, il picco della domanda ed il clima sempre più secco. I maggiori Paesi di produzione, inoltre, Brasile, Colombia, Vietnam ed Etiopia registrano in questo momento problemi interni: dalle congestioni portuali, alla situazione politica critica, alle condizioni meteo avverse.
Tornando per un attimo a Napoli, ma questa volta piuttosto seriamente, aumenti vertiginosi rischiano di ridurre, se non cancellare, l’abitudine generosa ed altruista del “caffè pagato”, che si lascia al bar per un cliente che non può permettersi il costo.
Risultato, non bastava il caro bollette, ora pure il caro caffè, ed a giudicare da come è finita a Palazzo Chigi la proposta Draghi di un contributo di solidarietà sulle bollette, figuriamoci se il caro caffè potrà trovare un qualche ristoro economico dal governo.
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