Puglia: sagre e feste patronali

Un passo alla volta tutta la Puglia sta riaprendo. Attenzione particolare a Turismo una delle principali risorse della regione.

GianvitoPugliese

Oggi 1 luglio il Governatore Emiliano ha firmato l’ordinanza con cui accende il semaforo verde a sagre e feste patronali. Un provvedimento atteso con operatori pugliesi sul piede di guerra che erano arrivati a portare le loro lamentele -peraltro, legittime- alla 7, se ben ricordo “All’aria che tira” programma condotto da Mirta Merlino. Lamentavano esattamente che, persi maggio e giugno, avevano giusto tre mesi per recuperare il fatturato di cinque mesi che è lo stesso dell’intero anno. Spiegavano cioè che negli altri sette mesi dell’anno non battevano un chiodo e la partecipazione a fiere e sagre in quei periodi riusciva a mala pena a ripagare delle spese connesse.

Ora la task force, con a capo l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, sta definendo le linee guida per le misure di sicurezza anti Covid.

“Una festa popolare è l’insieme di alcune attività per le quali esistono già delle linee guida – ha precisato il professore Lopalco ai rappresentanti delle associazioni di categoria – in questa direzione stiamo cercando di offrire agli amministratori locali delle indicazioni più chiare per facilitare lo svolgimento di feste e sagre in piena sicurezza”.

L’assessore regionale all’industria turistica e culturale, Loredana Capone ha dichiarato: “Ci sono categorie di operatori che hanno sempre lavorato nelle feste patronali e che ora sono fermi da mesi. Tra poco non si giocheranno soltanto la stagione estiva, ma la possibilità di vivere tutto l’anno, perché questo per loro è il momento di maggior guadagno. Si tratta di operatori che arricchiscono le nostre città con bellissime luminarie, con le bande, con prodotti tipici delle nostre feste e dei nostri territori. Consentire loro di lavorare significa soprattutto dare la possibilità alle nostre città di rianimarsi e rimettere in moto un’economia specifica del nostro territorio”.

Una notizia positiva per piccoli imprenditori-lavoratori che se la stanno vedendo brutta da tempo.

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