Quando il mondo venne salvato da una guerra nucleare a causa dell’equinozio di autunno
Nel 1983 il sistema di difesa antiaerea russo diramò un falso allarme e la guerra nucleare fu scongiurata solo dall’intervento del Tenente Colonnello Petrov. in copertina la simulazione della tv Russa il 30aprile 2022
Rocco Michele Renna
Non è la prima volta che si corre il pericolo di una catastrofe nucleare. Dopo la crisi dei missili di Cuba, durante la Guerra Fredda, il tenente colonnello russo Stanislav Petrov fu protagonista di quello che è passato alla storia come l’incidente dell’equinozio d’autunno.
Il 26 settembre 1983 il tenente colonnello Stanislav Petrov era al comando del sistema antimissilistico “Oko” nel bunker Serpuchov 15, nei pressi di Mosca.
Un sistema di prima allerta, basato su una costellazione di 101 satelliti. Questi erano utilizzati per rilevare il lancio di missili balistici che, in quegli anni, erano spesso armati con testate nucleari, attraverso la rilevazione agli infrarossi dei gas di scarico prodotti dai loro propulsori sia in fase di take-off (il momento in cui il missile lascia la pista e comincia ad immettersi in volo), sia durante la fase di crociera, per intercettare il missile stesso e l’eventuale luogo di impatto.
Le informazioni fornite dai satelliti erano poi trasferite al sistema antimissile balistico…
il sistema Oko lanciò l’allarme: aveva individuato un missile balistico partito da una base in Montana diretto verso il territorio sovietico. Petrov ebbe un’intuizione e prese la difficile decisione di non seguire il protocollo, si mise ad osservare il sistema, anche quando questo lanciò altri 4 allarmi per altri 4 missili. Nonostante il protocollo, il tenente colonnello decise di non lanciare l’allarme.
Secondo Petrov, infatti, era impossibile che gli USA lanciassero improvvisamente un attacco con solo 5 missili, se un attacco ci doveva essere sarebbe stato fatto in larga scala. Una decisione che si rilevò frutto di una intuizione esatta, il sistema aveva diramato in realtà un falso allarme.
Cosa era successo realmente al sistema Oko?
Tutto dipese da una sfortunata congiunzione astronomica legata all’equinozio di autunno da poco passato. In particolare il Sole, la Terra ed uno dei satelliti di Oko si trovarono perfettamente allineanti durate i propri moti di rivoluzione ed il sistema Oko interpretò i riflessi solari come i fumi del propulsore di un missile.
Petrov, purtroppo, non ebbe nessuna medaglia e nessuno encomio per aver salvato il pianeta, anzi gli fu dato ordine di mantenere il segreto e la sua carriera si arrestò quella sera di inizio autunno. Fu mandato “volontariamente” in pensione anticipata. La propaganda sovietica non poteva permettersi di far emergere le falle dei propri sistemi ed apparati militari e il segreto fu mantenuto fino al crollo dell’URSS.
In questo particolare periodo storico l’invasione russa dell’Ucraina sta tenendo il mondo con il fiato sospeso e sempre più spesso si sente minacciare l’uso di “armi nucleari”.
“Financial Times: secondo fonti occidentali, le Capitali Occidentali stanno elaborando piani di emergenza se Vladimir Putin prenderà provvedimenti per agire sulle (ndr.vorrà dar seguito alle) sue minacce di attacchi nucleari contro l’Ucraina e stanno inviando avvertimenti al Cremlino sulle possibili conseguenze.”
Chi sarà l’angelo che ci salverà questa volta? Sempre che la minaccia di Putin non sia un bluff? Putin non minaccerebbe mai, infatti, se avesse intenzione di usare armi non convenzionali, sia tattiche che strategiche. Per mesi e fino al 22 febbraio giurava che non avrebbe mai invaso l’Ucraina. Poi arrivò il 24 febbraio.
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