Rivelazioni del Financial Times: la dottrina russa sull’uso delle armi nucleari e il fantasma di un conflitto con la Cina

Documenti segreti svelati evidenziano una soglia operativa più bassa del dichiarato e scenari inquietanti di una possibile invasione cinese, alimentando tensioni geopolitiche.

Rocco Michele Renna

Il Financial Times ha gettato luce su documenti militari riservati che delineano la dottrina russa sull’uso delle armi nucleari, rivelando una soglia operativa inferiore a quanto precedentemente dichiarato pubblicamente. Datati tra il 2008 e il 2014, questi documenti sono stati ottenuti dal quotidiano britannico attraverso fonti occidentali, sollevando preoccupazioni sulla stabilità geopolitica e suggerendo scenari inquietanti di un possibile conflitto con la Cina.

Secondo il Financial Times, i documenti classificati descrivono criteri che abbassano la soglia per l’uso di armi nucleari tattiche, indicando uno scenario in cui le forze russe subirebbero perdite che potrebbero compromettere irrimediabilmente la loro capacità di difendersi da un’aggressione nemica di vasta portata. Questo include la distruzione di una percentuale significativa dei sottomarini strategici russi e degli incrociatori, segnalando una strategia militare russa che considera l’uso di armi nucleari tattiche come una risposta possibile in determinate circostanze.

Gli esperti osservano che, sebbene questi documenti risalgano a oltre un decennio fa, sono ancora rilevanti per comprendere la dottrina militare russa attuale. Alexander Gabuev, direttore del Carnegie Russia Eurasia Center di Berlino, ha commentato che questi documenti evidenziano una soglia operativa per l’uso delle armi nucleari più bassa di quanto comunemente riconosciuto, suggerendo che la Russia sia pronta a impiegare armi nucleari tattiche in scenari di conflitto.

L’attenzione è stata particolarmente rivolta verso l’inclusione della Cina come possibile avversario in questi scenari. Nonostante le relazioni siano progressivamente migliorate negli ultimi anni, evidenziate da un aumento della cooperazione economica e politica, i documenti suggeriscono che il distretto militare orientale della Russia stia valutando scenari di un conflitto con la Cina, tra cui l’invasione del territorio russo.

Le reazioni ufficiali alla pubblicazione di questi documenti sono state rapide. Il ministero degli Esteri cinese ha negato qualsiasi motivo di sospetto nei confronti della Russia, sottolineando l’amicizia eterna tra i due paesi sancita da trattati bilaterali. D’altra parte, il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha messo in dubbio l’autenticità dei documenti, sostenendo che la dottrina russa sull’uso delle armi nucleari è trasparente e già esplicitata.

In un contesto geopolitico già teso, queste rivelazioni del Financial Times alimentano ulteriori preoccupazioni sulla stabilità regionale e sulle relazioni tra Russia e Cina. Mentre entrambi i paesi cercano di bilanciare i loro interessi strategici e di sicurezza, la pubblicazione di questi documenti solleva interrogativi sulle intenzioni e sulle strategie militari della Russia, così come sulle dinamiche della sua relazione con la Cina.

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