Sanità assediata

Il Covid-19 ed i suoi focolai sono la prima preoccupazione, na ci si mette anche il citrobacter e la legionella.

La Redazione

Non c’è pace per la Sanità regionalizzata di questo Paese. Da un lato c’è il Covid-19, assolutamente al primo posto delle preoccupazioni, anche per il continuo insorgere di nuovi focolai, molti dei quali dovuti all’incoscienza di chi, abituato ad avere sempre tutto e subito, mal si adatta a qualche sacrificio, pur di tutelare la salute e la vita, sua e di coloro, che hanno la sventura di incontrarlo.

Ma ci mette lo zampino anche il citrobacter, di cui abbiamo appena riferito, e per non farci mancare nulla la legionella. Segnalati 16 casi a Busto Arsizio di cui uno finito col decesso. Me da notizia l’assessore regionale lombardo al welfare, Giulio Gallera, che aggiunge: “Le autorità sanitarie territoriali si sono attivate immediatamente e hanno realizzato i prelievi e la campionatura delle acque nelle abitazioni di residenza, il controllo degli impianti idrici (acquedotto) e delle torri di raffreddamento. Le analisi di laboratorio sono in corso. In via precauzionale è stata altresì eseguita una iperclorazione dell’acqua”. Zaia ha dato il buon esempio e sembra che il negazionista Gallera abbia appreso la lezione.

Intanto il pronto soccorso del Cardarelli di Napoli è stato chiuso per procedere alla sanificazione dopo che una decina di pazienti, presentatisi per altre patologie, sono stati sottoposti a tampone e trovati positivi al virus. Verrà riaperto appena completata la sanificazione.

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