Scintille tra la comare e l’attaccabrighe
Una carrellata del problemi energetici ed economici connessi all’invasione dell’Ucraina.
Mimmo Loperfido
“Vi ridurremo alla fame!“, “E noi vi trascineremo nel baratro!“.
Non sono battute registrate in una lite da cortile tra una comare isterica ed un vicino di casa antipatico e dispettoso.
È la sintesi di un velenoso botta e risposta tra la Presidente della Commissione europea e il numero uno della finanza russa.
Alle minacce di Ursula Von Der Leyen, Medvedev ha risposto con toni particolarmente sferzanti: se le sanzioni del mondo occidentale dovessero portare la Russia al default, destino peggiore sarebbe riservato ai suoi nemici. Inflazione a livelli inimmaginabili, mancanza delle materie prime per le industrie, carenza di cibo e approvvigionamenti, poi -ha aggiunto il numero due di Putin -, i cittadini europei non sarebbero certamente molto grati ai loro leaders e subirebbero pure un’ondata di criminalità dovuta all’ invasione dei profughi ucraini.
Ma dietro queste parole al vetriolo, secondo molti analisti, c’è ben altro. Sedetevi e prendete fiato! La Federazione Russa potrebbe interrompere il flusso di gas solo alla Germania. Anche il fallimento dei tedeschi, di per sé, trascinerebbe all’inferno tutta l’Europa e non solo.
Nelle stesse ore Mario Draghi rilasciava un’intervista al Corriere. A proposito dei problemi relativi al conflitto in Ucraina ed alle eventuali conseguenze per l’Italia, il presidente del consiglio avrebbe minimizzato: “Si tratterebbe alla fine solo di abbassare uno o due gradi l’aria condizionata…“.
In quale pianeta vive il Capo Del nostro governo?
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