Sgarbi difende la denazificazione di Putin

Osceno, ma ancor più scandalosa la mancata presa di distanza del conduttore Nicola Porro

Gianvito Pugliese

Porro invita Sgarbi a rispondere a Sansonetti e Forenza sull’invasione dell’Ucraina. Ascoltate la risposta di Sgarbi.

Ora secondo Sgarbi, Putin vuole davvero denazificare (e lo dimostra con argomenti, non fatti) e non conquistare territori, come già la Crimea. Lo provano le svastiche su alcuni militari (del battaglione Azov) fatti prigionieri dopo essersi arresi.

Putin, che non è né comunista né razzista, ha fatto un’azione legittima di denazificazione, quindi ha ragione ad invadere l’Ucraina”.

Nazista sarebbe l’Ucraina con un Presidente di origine ebraica, regolarmente e democraticamente eletto, responsabile però (per Putin) di essere filo europeo e filo occidentale. Che per arrestare quel migliaio di “nazisti” si siano uccisi centinaia di migliaia di civili, per Sbarbi (e Porro che non interviene) è cosa assolutamente meritoria, come meritori sono gli undicimila crimini di guerra di cui i russi sono accusati, o intere città rase al suolo (Mariupol ed altre). C’è un limite alla spettacolarizzazione ed è stato oscenamente travalicato

“Putin ha fatto un’operazione meritoria” è l’affermazione conclusiva.

Forzato ed usato ad arte il paragone degli americani in Italia durante la guerra mondiale: lì c’era una guerra tra Alleati e la Triplice alleanza, peraltro prima a dichiararla, in Ucraina l’ha creata Putin, con un’invasione preceduta solo da smentite di averne intensione. Come si fanno a paragonare cose talmente diverse.

E’ cominciamo dal suo inizio: “C’e un paradosso logico”. Un paradosso è per la Treccani: Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. Come può rispondere alla logica quando il paradosso è l’apoteosi dell’illogico? Cominciamo con due parole senza senso, messe insieme per stupire gli ignoranti. Poi l’affermazione che chiunque ti accusa di essere nazista, può invaderti legittimamente. E’ una oscenità.

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