Sul fronte del Covid-19 due notizie. Una buona ed una meno.
La buona è che il vaccinoanti-Covid potrebbe essere distribuito già da settembre. La meno buona sono i nuovi casi accertati ieri.
Gianvito Pugliese
Da dove volete che cominci? E’ la classica domanda e, se fossimo in una trasmissione tv dagli alti indici di gradimento, in poco tempo avremmo la risposta. Ma non siamo lì ed allora decido io. Spero di interpretare correttamente il Vostro desiderio.
Parto dal bicchiere mezzo pieno. A settembre Astrazeneca si dichiara in grado di mettere in circolazione duemiliardi di dosi di vaccino anti-covid. Sarebbe già in produzione ed è in attesa del via libera da parte della Sanità britannica. Alla ricerca che fa capo all’Oxford University ha partecipato Irbm di Pomezia, dove -secondo quanto anticipato a metà aprile- dovrebbero essere prodotte le prime dosi. Spero sinceramente che la notizia trovi conferma nei fatti, la burocrazia non ci metta lo zampino nei ritardi e che a questa tremenda esperienza si stia per scrivere la parola STOP! Il Ministero italiano della Salute, intanto, comunica che in autunno sarà gratuito il vaccino antinfluenzale per i bimbi da sei mesi a sei anni e per over sessanta, in aggiunta alle vecchie categorie a rischio. Ritiene indispensabile la misura, affinché siano più facilmente e con tempestività identificabili affezioni da Covid-19.
Quello mezzo vuoto: ieri in Italia si è registrata un’impennata di casi accertati: 518 in più del giorno precedente. Il 77% si è verificato in Lombardia con 402 nuovi contagi accertati. In lieve recessione gli altri dati. Attenua il dato negativo il fatto che ieri sono stati eseguiti oltre 65mila tamponi. Per approfondire vi rimando alle nostre informazioni giornaliere sul Covid-19.