Svegliati dai tremori: Napoli e i Campi Flegrei affrontano la paura

Scosse di magnitudo 4.4 e 3.5 scuotono la regione, la più forte degli ultimi quarant’anni

Rocco Michele Renna

Napoli – La terra ha tremato sotto i piedi dei napoletani, lasciando la città in uno stato di allerta e preoccupazione. Due forti scosse di terremoto sono state registrate ai Campi Flegrei, con una magnitudo di 4.4 e 3.5, il 20 maggio scorso, risvegliando il timore di un’attività sismica più intensa in una delle aree vulcaniche più monitorate d’Europa.

epicentro

La prima scossa, di magnitudo 3.5, è stata registrata alle 19:51, seguita da una più potente di magnitudo 4.4 alle 20:10. Quest’ultima è stata la scossa più forte registrata nell’area negli ultimi quarant’anni, superando il precedente record di 4.2. Entrambe le scosse hanno avuto una profondità di circa 3 km, rendendole particolarmente avvertite dalla popolazione.

I Campi Flegrei, un’area nota per il fenomeno del bradisismo, hanno mostrato segni di un nuovo sciame sismico, con la terra che è tornata a tremare diverse volte tra la prima scossa e quella più intensa. Il bradisismo, un lento sollevamento e abbassamento del suolo dovuto all’accumulo e al rilascio di magma sottoterra, è un fenomeno tipico di questa regione vulcanica e può portare a un aumento dell’attività sismica durante le fasi di sollevamento.

La popolazione è stata colta dal panico, con molte persone che hanno lasciato le loro case per strada, temendo il peggio. Nonostante il terrore, non sono stati segnalati danni gravi alle persone, ma alcune strutture hanno subito crepe e la caduta di cornicioni, specialmente nelle zone più vicine all’epicentro.

Le autorità locali hanno attivato immediatamente i protocolli di emergenza, monitorando la situazione e conducendo verifiche sul territorio per valutare l’entità dei danni e garantire la sicurezza dei cittadini. La protezione civile ha invitato la popolazione a rimanere calma e a seguire le indicazioni delle autorità.

Questo evento sismico solleva nuovamente questioni sulla preparazione della città di Napoli e delle aree circostanti ad affrontare emergenze naturali di questa portata. Mentre gli scienziati continuano a monitorare l’attività vulcanica e sismica dei Campi Flegrei, la comunità deve rimanere vigile e pronta a rispondere a qualsiasi ulteriore sviluppo.

La caldera vulcanica dei Campi Flegrei, situata a nord-ovest di Napoli, è stata recentemente al centro dell’attenzione a causa di un’intensa attività sismica. L’attuale sciame sismico, iniziato il 20 maggio, che ha incluso una scossa di magnitudo 4.4, la più forte degli ultimi 40 anni, ha causato notevole preoccupazione tra i residenti, molti dei quali hanno trascorso la notte in strada o hanno cercato rifugio in tendopoli allestite dalla Protezione Civile.

Nonostante la potenza delle scosse, i danni riportati sono stati contenuti. Alcuni edifici hanno subito crepe e la caduta di intonaci e calcinacci, ma fortunatamente non si sono registrati feriti. Le autorità hanno sgomberato 18 fabbricati e allontanato per precauzione 39 nuclei familiari a Pozzuoli. Inoltre, sono stati effettuati 63 sopralluoghi dai vigili del fuoco negli edifici, in particolare nei comuni di Pozzuoli e Bacoli, per verificare l’agibilità.

Il governo italiano ha mostrato grande attenzione alla situazione. La premier Giorgia Meloni ha convocato un vertice interministeriale a Palazzo Chigi per discutere degli eventi e pianificare ulteriori interventi. Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha annunciato che sono già in corso di attuazione interventi promossi da un decreto legge dell’ottobre precedente e che verranno valutati ulteriori passi da parte del governo.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) non ha registrato un aumento della velocità di sollevamento del suolo, che attualmente è di 2 cm/mese, né variazioni nelle deformazioni del suolo. Tuttavia, l’INGV ha sottolineato che non può essere esclusa la possibilità di altre scosse di energia analoga. Le squadre di ingegneri della Protezione Civile della Regione Campania stanno conducendo verifiche tecniche di agibilità.

La popolazione locale ha reagito con paura e apprensione, ma anche con resilienza. Nonostante il panico iniziale, molti hanno deciso di far rientro a casa all’alba, dopo aver trascorso la notte in sicurezza. La comunità si è unita per supportarsi a vicenda in questo momento difficile.

In conclusione, la risposta dello stato alle scosse nei Campi Flegrei è stata rapida e coordinata, con un focus sulla sicurezza dei cittadini e sulla prevenzione di ulteriori danni. Mentre la situazione rimane sotto stretto monitoraggio, la comunità si sta adoperando per tornare alla normalità, dimostrando la forza e l’unità che caratterizzano il popolo italiano.

Per ulteriori aggiornamenti, si consiglia di seguire le comunicazioni ufficiali delle autorità locali e nazionali.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Le email del quotidiano: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it.