Terza laurea a 94 anni
Un vero bomber lo riconosci dalla volontà,
Cinzia Montedoro
Gli esami non finiscono mai! Scriveva così il grande Eduardo De Filippo nel 1973, affermazione veritiera allora e oggi più che mai! A confermarla la grande volontà e determinazione di uno studente universitario di 94 anni , Benito Rimini, che dopo le prime lauree una a 27 anni in Economia a Perugia, sua città d’origine, e la seconda laurea in Sociologia ad Urbino nel 1990 ha deciso di concedersi una terza in filosofia discutendo la sua tesi, dal titolo “Il tema dell’angoscia e del vivere per la morte in Heidegger”.
Il suo terzo titolo accademico gli è valso 110 e lode, la tesi è stata discussa nella cripta della basilica di Sant’Andrea, una delle sedi del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Upo -Università del Piemonte Orientale- di Vercelli. Ad accompagnarlo, il giorno della laurea, c’erano il figlio Luigi, la nipote Lavinia e la nuora Olga.
Una grande passione per lo studio la sua , ma soprattutto tanta curiosità: “Amo non solo la filosofia, ma in generale il sapere – ha raccontato Rimini dopo la discussione della tesi – l’interesse per il sapere e per la conoscenza m’incute non solo le energie, ma anche la forza e la determinazione per studiare e andare avanti“.
Benito, classe 1926, con il classico nome dell’epoca, c’era un premio in denaro per chi battezzava i figli coi nomi amati dal regime “Rachele”, “Benito”, Romana/o”…… nella sua fanciullezza ha vissuto la II guerra mondiale. E’ la generazione che ha ricostruito il Paese. Volontà di ferro. Non sono nostalgica, ma oggettivamente, “se ne è perso lo stampo”.
Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, grazie