Tutti al mare !
Alcuni lo ricordano, altri lo ignorano, ma a Bari sud per un decennio abbiamo avuto uno dei più belli tra gli stabilimenti balneari italiani. Il Lido Marzulli !
Maria Catalano Fiore
Ogni domenica, generalmente si va al mare, nello svegliarmi stamattina ho pensato a tutte le mie domeniche al mare, in varie zone d’Italia….e….in questa estate calda e tediosa, ho pensato di scrivere dei piccoli racconti, dalle prime esperienze di bambina e quelle più recenti in Salento.
Procedo con ordine, aprendo piano alcuni cassetti della memoria. Nata in via Giuseppe Re David (a volte scritto Redavid) sindaco di Bari (1852-1913) poi esportata in Lucania, rientrata in un appartamento nei pressi di Corso Sicilia, ora via Benedetto Croce, un anno di asilo presso la Chiesa Russa, mi sono ritrovata, a cinque anni circa ad abitare all’estremo di Viale Imperatore Traiano, li c’erano dei capannoni della ditta dove mio padre lavorava e delle palazzine all’entrata a disposizione. La ditta “Fratelli Avandero trasporti” con sede centrale a Biella, aveva dato in uso quelle abitazioni, a noi, zio Dante e la sua famiglia, nella struttura difronte, e due zie, acidamente zitelle, in una struttura laterale, praticamente una piccola colonia Catalano.
Ero pronta per frequentare la prima elementare, un po’ in anticipo...la cosa che più mi piaceva di quella casa, oltre ai grandi cortili e capannoni della ditta, dove di sabato e domenica potevo spaziare a piacere con gran divertimento del Direttore, Signor Biondi, una bella persona di Biella, che mi definiva “La signorina Avandero” perché mi piaceva moltissimo rispondere a telefono “Pronto Avandero…” e segnare chi….e poi scrivere a macchina, ovviamente quando le impiegate erano assenti. Che spettacolo quelle belle Olivetti, con quella lunga e flessuosa sbarra per andare a capo….e a distanza di tempo…l’inchiostro nero e rosso che mi piaceva da matti! Avevo osservato bene le segretarie quando mettevano il foglio, e come pigiavano sui tasti, zappettando zappettando ci riuscivo anche io, digitavo il mio nome e qualche pensierino….
Ma ancor di più mi piaceva la presenza del mare, non era stato ancora ampliato il lungomare, aggiunta la strada a quattro corsie che porta verso sud. Con le burrasche le onde sbattevano contro i capannoni. Era in uso, ed abbastanza trafficata, ancora la via vecchia di Mola, come veniva definito Viale Imperatore Traiano che dal Marconi in su diventa Corso Sidney Sonnino sino a Piazza Madonnella, che io percorrevo tutto per andare a scuola presso le suore di San Giuseppe.
Con il mare a portata di mano, ricordo lunghe passeggiate sino al Ristorante Transatlantico, uno dei posti più belli e rinomati, per matrimoni e cerimonie varie, passando davanti a quello che restava dello splendido “Lido Marzulli” struttura ormai in disuso da tempo, ma di cui restavano ancora le attrezzature per la spiaggia. Ogni bella giornata era un pretesto per andare sulla spiaggia, liberarsi di scarpe e calzettoni e camminare sul bagnasciuga. Era tutto particolarmente bello, c’erano ancora degli spogliatoi, la grande pista da ballo in ceramica azzurra, sollevata di qualche scalino, postazioni su cui poggiare ombrelloni o altro. Stranamente non era molto frequentata, la gente forse era ancora convinta che entrare da quell’ingresso, fosse ancora un privilegio. Ingresso ancora in piedi sino agli anni 80, solo quello…. infatti anno dopo anno erano spariti gli ultimi resti, wc, porte dei bagni, degli spogliatoi.. le cabine stesse realizzate in fasce di legno bianche e blu. Tutto era in ceramiche tra l’azzurro e il verde e scatenavano le mia fantasia. Mi immaginavo di ballare su quella pista ed altro….anche se a 9 anni, dopo la mia prima comunione e licenza elementare, traslocammo per il quartiere Picone. Il mare bisognava raggiungerlo con due autobus…..
Cosa ha significato per Bari il “Lido Marzulli”? Decisamente molto.
Questo stabilimento balneare era stato inaugurato nel 1949, forse un po’ fuori contesto, data la situazione bellica. Sorgeva su un precedente lido, molto più piccolo, realizzato su palafitte di legno, ormai obsoleto. Perché poi sia andato in abbandono. Lo stazionamento delle truppe tedesche ed americane in città, un campo inglese di fronte, negli anni dopoguerra prima, la nuova strada che lo separava dall’accesso privato al mare, probabilmente sono stati questi i motivi del suo abbandono nonostante Giovanni Marzulli avesse investito tanto in questo suo bellissimo progetto. Lui intendeva utilizzare i suoi terreni sul mare per farne un elegante stabilimento balneare, dotato di tutti i confort, una struttura alberghiera e un villaggio estivo su modello, e superando i grandi Lidi del nord Italia: Venezia, Rimini, la Riviera Toscana, Ostia.
Collocato a sud della città di Bari, offriva tanto non solo ai cittadini più danarosi, ma anche a tutta una nuova zona della costa tra la città che si stava estendendo, il litorale di San Giorgio e il Borgo di Torre A Mare. In realtà tutte le spiagge cittadine erano posizionate solo a nord di Bari: San Francesco alla Rena (1928), Lido Adria, Lido Fesca (o San Cataldo) inaugurati nel 1946 ed altri, sorti su precedenti Lidi quali il Lido Margherita, di cui si hanno scarse tracce, solo alcune foto in cui si vedono cabile in legno su palafitte da cui le bagnanti, secondo i costumi dell’epoca, scendevano direttamente in acqua, vestite di tutto punto….
Il Nuovo Complesso del “Lido Marzulli”, secondo qualche testimonianza fotografica e storica pubblicata a Gigi De Santis su “Bari in foto e cartolina”, gestita da Giuseppe Fiore, e da altri giornali vari, era costituito da due nuclei indipendenti il primo con un vero impianto alberghiero a due piani, 20 stanze extra lusso dotate di ogni confort moderno, alcune villette arredate, ristorante, saloni, pista da ballo esterna ecc…
Dall’altro lato si accedeva a vari villini, un altro ristorante (meno pretenzioso) bagni, cabine, spogliatoi, bar e accesso in spiaggia. Dopo il secondo anno arricchito anche da una piscina con trampolino e persino un cinema all’aperto. All’esterno una Stazione di servizio con annesso bar e bagni e ristoro.
Era una vasta struttura unica in tutto il meridione in Viale Imperatore Traiano 86.
Non era solo un lido balneare, ma un vero punto di ritrovo, sulla sua pista si sono esibiti cantanti e musicisti in voga all’epoca da Gorni Kramer a cantanti famosi: Alberto Rabagliati, Julia De Palma, i baresi Gino Latilla e sua moglie Carla Boni e Betty Curtis (nome d’arte di Roberta Corti),ecc…. Su quella pista hanno sfilato ragazze per i vari concorsi di Miss Italia, Miss Cinema, Sirenetta del Sud, ecc…
Dopo solo 8 anni, nell’estate del 1956, il “Gran Lido Marzulli” chiuse i battenti. Il definitivo colpo di piccone nel gennaio 1957 e poi, qualche anno dopo il grande sbancamento per la costruzione della strada a 4 corsie, ricordo, poco prima del trasloco, l’allontanamento del mare e il grande via vai di camion che trasportavano terreno di riporto, massi e betoniere attive….
Addio al MIO mare, che nel frattempo stava definitivamente sparendo…….
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