Usa: Biden arriva, Trump via

Penultimo giorno dell’era Trump, conclusasi con ignominia, arriva l’era Biden-Harris.

GP

Sarò un’ingenuo ma il fascino di un giornale, di chi lo scrive e chi lo legge, risiede principalmente nella capacità che in pochi minuti ti farti fare il giro del mondo.

Dalla Camera dei deputati a Roma, con le comunicazioni di Conte, siamo andati a Mosca per dirvi la nostra sull’arresto di Nalalny ed ora siamo già a Washington per seguire le ultime batture che precedono l’ingresso di Biden nella White House.

Che dirvi speriamo bene per la cerimonia di insediamento di Joe Biden. Le prove generali sono state bruscamente interrotte da un incendio di discrete dimensioni nei pressi del Campidoglio. Origine dolosa? E’ un’interrogativo sollevato da molti che non ha ancora una risposta chiara e certa. Poi è girata voce tra i media di gruppi armati di sostenitori visti aggirarsi nei dintorni. La città, dopo la brutta esperienza vissuta, è questa volta davvero blindata.

Scusatemi, ma è un assurdo che un momento di festa per un Paese debba trasformarsi in una vergogna dinanzi al mondo. Le istituzioni e la costituzione americane sono state gravemente lese dagli assalitori del Campidoglio di Washington ed hanno segnato un vulnus del Paese nel mondo intero dove la Presidenza Trump non è che abbia tenuto alta l’immagine ed il decoro del Paese,

Trump annuncia un elenco di grazie che concederà l’ultimo giorno utile: lui non c’è tra quei cento amici, ma spiccano i nomi di Steve Bannon e Rudolph Giuliani. Vi chiedo scusa, non sono un’esperto di diritto americano, ma una grazia concessa non a chi ha subito una condanna, ma a chi potrebbe in futuro essere accusato di qualcosa, più che una grazia mi sembra una concessione di immunità e francamente stride con i più elementari principi del diritto. Intanto continuano insistenti a circolare le voci della possibilità della grazia preventiva ai membri della famiglia del Tycoon.

Joe Biden ha fatto sapere che nel primo giorno del suo insediamento ufficiale firmerà un ordine esecutivo per fermare le esecuzioni federali, ripristinate da Donald Trump dopo una pausa di 17 anni.  E’ la prima risposta di Biden alla violenza di Trump che ha fatto gioustiziae nell’ultima settimana tre condannati, Ma subito dopo arriva la notizia che, sbaglierò, ma farà maggiormente infuriare il predecessore, toccandolo sugli interessi. Biden vuol cancellare il permesso concesso da Trump per la realizzazione dell’oleodotto Keystone XL. L’autorizzazione per la controversa opera, che attraversa alcuni territori considerati sacri dai nativi americani, era stata concessa da Donald Trump nel 2017 dopo che il predecessore Barack Obama l’aveva bloccata nel 2015. Della serie: chi la fa l’aspetti.

Ancora un giorno con le dita incrociate e poi il mondo potrà tirare un gran sospiro di sollievo.

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