Von der Leyen: “La crescita dell’Italia non è mai stata così veloce da inizio secolo”
La presidente della Commissione europea: “Il Pil italiano ritornerà ai livelli pre-crisi già entro la metà del prossimo anno”
La relazione
In Italia in questi giorni la convitata di pietra si chiama Angela Merkel. Il suo avversario, Olaf Scholz che le strappato dopo 16 anni il cancellierato, ha appena incontrato Mario Draghi e, se la conferenza stampa, tenuta dai due a palazzo Chigi, non è una montagna d’invenzioni, i due Paesi, Italia e Germania, stanno avviando un percorso comune in Europa vantaggioso per entrambi, e foriero di possibili sviluppi, che vanno aldilà delle più rosee aspettative.
A distanza di poche ore a Milano c’era stata Ursula von der Leyen. presidente della Commissione europea, l’ultima autentica creatura politica della Merkel, che per la sua elezione al vertice dell’Europa si è spesa oltre ogni immaginazione.
Ed a Milano la Presidente della Commissione europea ha tenuto la sua prolusione all’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università Cattolica.
“Grazie alla solidarietà europea e alla capacità dell’Italia di gestire efficacemente la pandemia, l’economia italiana sta crescendo più in fretta che in qualunque altro momento dall’inizio di questo secolo” ha affermato nella prolusione.
Ed ha proseguito: “Il Pil italiano ritornerà ai livelli pre-crisi già entro la metà del prossimo anno, in tempo per le lauree dei più grandi tra di voi. Gli ordinativi sono in crescita e le imprese sono alla ricerca di personale, negli ultimi anni non ci sono mai state così tante offerte di lavoro. E tuttavia troppi giovani rimangono ancora disoccupati. In questi mesi di ripresa economica, l’occupazione giovanile sta crescendo più lentamente rispetto a quella delle altre fasce d’età. È ora di cambiare le cose. Voglio un’economia che funzioni per i giovani come voi. Un’economia che corrisponda alle vostre attese. Un’Unione europea per la prossima generazione“.
Ha poi aggiunto: “Credo che l’Europa debba lavorare innanzitutto per la prossima generazione. Voglio un’Europa al servizio dei giovani. Perché, diciamocelo chiaramente. La generazione prima della vostra, quella dei millennial, è approdata al mercato del lavoro in piena crisi finanziaria: per molti di loro ci sono voluti anni, prima che riuscissero a trovare lavoro. Negli ultimi anni la situazione ha iniziato a migliorare. Ma nonostante questo, in Italia un giovane su quattro non studia né lavora, allora è ovvio che molti di voi mettano in discussione l’economia e il mondo che state ereditando da noi, perché troppo spesso non corrispondono alle vostre aspirazioni. Voi giovani europei di oggi non aspirate soltanto a un buon lavoro pagato bene. Volete anche lavorare per imprese etiche, che si assumano la responsabilità del pianeta e degli altri, esigete condizioni di lavoro eque, e la possibilità di costruire una famiglia. Ed avete assolutamente ragione. Non vi meritate niente di meno. Perché in gioco c’è il vostro futuro”.
Concludendo con uno sguardo alla pandemia ed ai contagi, la presidente ha rassicurato: “Per la prima volta nella nostra storia abbiamo fatto fronte comune per produrre e acquistare vaccini per tutti gli europei. È grazie a questa scelta che oggi disponiamo di tutte le dosi necessarie per affrontare la quarta ondata della pandemia”.
Una von der Leyen in grande spolvero che, al termine della prolusione è stata acclamata a gran voce dagli studenti dell’Università Cattolica di Milano.
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